Simone Dell’Uomo
Ha vinto la tecnica, la qualità, ha vinto il Southampton, che sbanca Swansea e conquista lo spareggio salvezza. Saints virtualmente salvi, festa grande sul Canale della Manica. Decide Manolo Gabbiadini, di misura, sugli sviluppi di un corner tagliato, un sinistro di giustezza che spedisce in paradiso i tifosi biancorossi e all’inferno quello dei cigni gallesi. Proprio lui, l’italiano, l’uomo che non t’aspetti, l’uomo dai gol pesanti, subentrato dalla panchina. Il trionfo di Mark Hughes, cacciato da uno Stoke poi retrocesso, subito nuovamente in corsa sposando la sfida Southampton. Uomo vero, uomo onesto, caratterialmente tosto, come tutti gli attaccanti inglesi di un tempo. Dopo anni di grandi successi a Stoke conquista un’incredibile salvezza risollevando le sorti di un club che, nonostante una rosa da metà classifica e un attacco da Europa League, attraversava la peggior stagione degli ultimi, relegato in fondo alla massima divisione inglese. Niente da fare per lo Swansea, nonostante ardore e tenacia: nel secondo tempo Hughes ha scelto il carico pesante, inserendo Long e Gabbiadini al fianco di Austin e Tadic, e ha vinto la partita. Lacrime amare per i tifosi gallesi, lacrime che sanno di ritorno in Championship dopo 7 anni di First Division. C’è ancora una piccola speranza: qualora i cigni dovessero battere uno Stoke retrocesso domenica, e l’Huddersfield dovesse perdere sia il recupero di domani a Stamford Bridge sia l’ultima gara della stagione contro un Arsenal già in vacanza, a quel punto i Cigni festeggerebbero una clamorosa salvezza in virtù di una migliore differenza reti. Non c’è più nulla da fare invece per il West Bromwich Albion: finisce la rimonta da sogno dei baggies, da stasera aritmeticamente retrocessi in Championship.