Massimo Ciccognani
Una situazione incandescente, addirittura surreale se si pensa che il Real è la squadra che nell’anno solare ha vinto la bellezza di cinque trofei, per ultimo il Mondiale per Club alzato al cielo di Abu Dhabi appena un mese fa. Eppure la situazione del Madrid a metà stagione è deprimente. Squadra lontanissima dal vertice occupato dal Barcellona, addirittura diciannove i punti di distacco sebbene il Real debba recuperare ancora una partita. Crisi di gioco e identità e all’orizzonte bussa la Champions con l’incrocio degli ottavi da brividi contro il Psg. E allora a Madrid, indipendentemente da come finirà questa stagione, si pensa solo alla rivoluzione di giugno. A cominciare dalla panchina considerato che la sola Champions stavolta potrebbe non bastare per salvare il posto a Zinedine Zidane. Florentino Perez che del mercato è l’indiscusso Re, ha già pronto il piano di rilancio. A cominciare dall’addio alla BBC (Bale, Benzema, Cristiano), con l’asso portoghese che sarà sicuramente messo sul mercato per una serie di motivazioni, prima fra tutti la mancanza di feeling con la presidenza. Già lo scorso anno erano nati problemi poi superati, ma stavolta difficilmente lo strappo sarà ricucito. Il problema del Madrid è tutto nei numeri. Perez ha speso nulla in sede di mercato perdendo però due giocatori importanti come Morata e James Rodriguez che pure servivano, eccome. Servivano i loro gol, come ha sottolineato Cristiano, andando muro contro muro con la dirigenza. Cristiano finirà sul mercato, ma on sarà il solo. Di sicuro a fargli compagnia sarà anche Benzema fischiato dal Bernabeu e che ormai è arrivato ai titoli di coda con il Madrid. In dubbio anche Bale e per il gallese vale lo stesso discorso degli altri due compagni di reparto. Per acquistare serve vendere e anche il gallese dovrebbe finire al centro delle trattative. Perez sembra non avere dubbi da dove ripartire: primo tra tutti Neymar che il presidente della Casa Blanca vuole strappare al Psg a suon di milioni (400), poi piacciono Hazard del Chelsea e Icardi dell’Inter, quest’ultimo in ballottaggio con Kane del Tottenham (straordinaria la sua stagione) e Lewandowski del Bayern Monaco che più volta ha alzato la cresta chiedendo la cessione. E poi nel mirino potrebbe anche rientrare un esterno di grande qualità, quale l’ex romanista Momo Salah che tanto sta facendo bene al Liverpool. Rivoluzione che Perez non vuole rimandare. E’ già al lavoro. Quanto alla BBC, è ufficialmente sul mercato. Cristiano piace al Psg ma anche allo United pronto a fare carte false pur di riportarlo a casa, ma servono non meno di 250/280 milioni. Benzema e Bale hanno tanti estimatori e piazzarli non sarà un problema. Il vero problema lo ha sintetizzato Tony Kroos che ha detto chiato e tondo che quello che serve è salvare la stagione, perché anche il piazzamento Champions è al momento a rischio. E senza la Champions puoi chiamarti anche Real, ma nessuno si avvicina. E allora tra i sogni di mezza estate, resta la sostanza, quella di un Real che deve tornare ad arrotare i bulloni e rimettere in piedi una stagione disastrosa. Magari provando a vincere la Coppa del Re e tentare la scalata ad un’altra Champions, ma soprattutto blindando uno dei quattro posti a disposizione. Poi, sarà rivoluzione vera. Ora serve solo sostanza. La stessa che chiede Zinedine Zidane che dal canto suo non vede un Real senza il fuoriclasse portoghese. “Non lo posso neanche pensare perché il Real è il suo club. Questa è la squadra dove deve stare, i tanti tifosi sparsi in tutto il mondo vogliono che resti. Per quanto mi riguarda non sono preoccupato, siamo consapevoli che all’estero si possa parlare di queste cose. Ma qui Cristiano deve pensare a giocare come ha sempre fatto. Voglio parlare del suo rendimento e del contributo che da’ quando scende in campo e basta”.