Coppa Italia / Poker Lazio: ai quarti c’è la Fiorentina

 

La Lazio si scrolla di dosso i veleni post Torino e si affaccia comodamente ai quarti di Tim Cup, dove affronterà la Fiorentina nel giorno di Santo Stefano. Simone Inzaghi ritrova i gol di Immobile (squalificato domenica, non segnava su azione da fine ottobre, doppietta per lui) e soprattutto di Felipe Anderson, del tutto recuperato dall’infortunio che lo aveva tenuto ai margini in questo primo scorcio di stagione. Si conclude la favola del Cittadella, che si era presentato all’Olimpico con lo scalpo della Spal: Venturato ha scelto una formazione piuttosto sperimentale, specie in difesa, pagando con tre reti nei primi 36’ (il momentaneo 3-0 è una sfortunata autorete di Camigliano) e subendo il poker nel finale, ma togliendosi la soddisfazione di andare comunque a segno con Bartolomei su punizione (da rivedere Strakosha). La resistenza del Cittadella è durata in pratica soltanto 10 minuti, caratterizzati da pressing a tutto campo e discreta personalità; alla prima accelerazione infatti la Lazio – con Inzaghi che ha rilanciato i vari Patric, Wallace, Basta, Lukaku e Murgia, oltre ad Anderson, dal 1’ – si è portata in vantaggio: Murgia dentro per Milinkovic, che di prima favorisce l’inserimento di Immobile, abile a scartare Paleari in uscita e a ritrovare il sorriso dopo la contestatissima espulsione di tre giorni fa. Trovato il gol i biancocelesti si sono sciolti, regalando momenti di calcio d’alta qualità: la traversa di Milinkovic è frutto di una buona manovra sulla sinistra rifinita dal cross al bacio di Lukaku per la testa del serbo. Un paio di sprechi di Anderson, poi il primo lampo del Cittadella: Immobile sbaglia un appoggio e scatena l’iniziativa di Fasolo, interrotta dai pugni di Strakosha. I circa 5mila dell’Olimpico si scaldano al 24’, quando la splendida verticalizzazione di Leiva regala ad Anderson un pallone impossibile da sbagliare: palla sotto le gambe di Paleari e fine di un incubo per il brasiliano, definitivamente recuperato. Non tarderà ad arrivare anche il 3-0: è il 36’ quando da un corner di Murgia (regalato da Pezzi dopo un buon recupero sul giovane centrocampista di Inzaghi) Camigliano, nel tentativo di anticipare Wallace, beffa Paleari. Con la qualificazione in tasca, la Lazio abbassa la guardia. E il Cittadella accorcia: bolide su punizione di Bartolomei, Strakosha si fa sorprendere e all’intervallo si va sul 3-1. Quelle di Settembrini e Chiaretti sono conclusioni senza particolari pretese ma Inzaghi non le gradisce affatto perché tradiscono un eccesso di fiducia da parte dei suoi. Paleari frena Leiva, de Vrij mura Schenetti, Immobile spara alto da buona posizione, Strakosha si riscatta sul sinistro di Bartolomei: è una ripresa in cui resta una bella immagine del Cittadella, organizzato sull’uscita di Palearie spavaldo, ma che incassa quasi allo scadere il definitivo 4-1. Ci pensa Immobile, lanciato ancora da Leiva, con un pallonetto delizioso sull’uscita di Paleari. Per la Lazio – che spreca il pokerissimo con Murgia in pieno recupero – prossimo ostacolo, sempre all’Olimpico, la Fiorentina tra 12 giorni. Per il Cittadella, ultimo rappresentante della serie cadetta, la corsa finisce qui.