Niente da fare. Carlo Ancelotti non è più l’allenatore del Bayern Monaco. E’ stato esonerato pochi minuti fa dopo che il direttivo ha accettato le rimostranze dei senatori (Robben, Ribery, Muller e Lewandowski). In un primo momento il direttivo aveva deciso di attendere fino alla prossima gara di campionato in attesa della sosta, ma un successivo colloquio aperto tra Rummenigge e i senatori, ha portato alla drastica decisione di mandare a casa il tecnico di Reggiolo. Ha pesato molto il malumore dei senatori, a cominciare da Robben spedito in panchina nella gara di ieri al parco dei Principi di Parigi, seguito da Lewandowski che a più riprese aveva manifestato l’idea di cambiare aria in quanto non in sintonia con il tecnico italiano. Il resto lo ha fatto la sconfitta pesantissima di ieri sera, un 3-0 che pesa come un macigno e che ha portato lo stesso Rummenigge a prendere le distanze da Ancelotti che anche nei momenti peggiori era sempre stato difeso dall’Ad del Bayern. Ma stavolta anche Rummenigge si è arreso. Ha detto che “questo non è il vero Bayern. Valuteremo questa sconfitta e prenderemo le decisioni più opportune”. Che Ancelotti fosse sulla graticola lo si sapeva benissimo, ma la sensazione dopo il vertice della mattinata, faceva pensare ad una fase di attesa, fino a domenica prossima per poi affrontare il caso durante la sosta delle nazionali. Così non è stato perché i senatori hanno alzato la voce. E per Ancelotti s’è fatto notte. Carlo lascia il Bayern dopo una solo stagione. Lo scorso anno, ha vinto la Bundesliga ma le critiche per un gioco non sfavillante non sono mai mancate, ma aveva sempre avuto il supporto di Rummenigge. Non questa volta. Via Ancelotti, per il successore si pensa a Tuchel o Sagnol.