A tenere banco in casa Milan é senza dubbio il caso closing, sembrerebbe ( il condizionale è d’obbligo) che questa sia la volta buona anche a detta del Patron Berlusconi; ma comunque vada a finire la contorta vicenda per i rossoneri questa estate sará rivoluzione. Infatti chiunque dirigerà il Milan a giugno dovrá affrontare sia le trattative per le prossime scadenze di contratto che i tanti prestiti da definire. Di dominio pubblico é il caso Donnarumma: l’enfant prodige é in scadenza nel 2018 e Mino Raiola é stato chiaro, oltre ad un contratto da top player mondiale, si vocifera di una cifra intorno a 5 milioni netti a stagione, bisogna garantire anche una rosa all’altezza delle aspettative del giocatore. La questione portiere non si limita al solo Donnarumma, infatti c’è ancora da risolvere lo scambio di prestiti Gabriel-Storari con il Cagliari, così come l’eventuale riscatto di Diego Lopez attualmente all’Espanyol. Anche la difesa ha i suoi problemi con le scadenze di Paletta e De Sciglio nel 2018: mentre per il centrale italo-argentino non dovrebbero esserci grossi problemi, é piú spinoso il caso del terzino che pare abbia non abbia nessuna intenzione di rinnovare. Il suo agente (Donato Orgnoni) dichiara di voler capire le reali potenzialitá della cordata cinese, ma é noto che il giocatore é uno dei pupilli di Mister Allegri e la Juventus stessa é da sempre sulle orme del calciatore. Anche la situazione di Romagnoli non é stabile, un’ulteriore assenza dai campionati europei potrebbe far vacillare anche il centrale romano, già cercato prepotentemente in estate dal Chelsea di Conte (offerta da 40 milioni rifiutata). Ugualmente il centrocampo ha i suoi problemi con il diritto di riscatto da esercitare su Pasalic, non del tutto scontato, e i rinnovi di Sosa e Poli prossimi alla scadenza. In attacco invece sarà vera e propria rivoluzione: i prestiti di Ocampos e Deulofeu non prevedono opzioni di riscatto (il club catalano ha già dichiarato di voler riprendersi l’esterno spagnolo per 12 milioni dall’Everton), Honda si è già promesso alle MLS oltreoceano, così come sarà complicato rinnovare il contratto di Suso vista la sua nostalgia per la Liga e la preziosa plusvalenza che potrebbe finanziare il mercato estivo (soprattuto in caso di mancato closing e assenza dalle Coppe). Persino la situazione di Bacca non è chiara: mai perfettamente integrato nel gioco di Montella, il campione colombiano ha molto mercato all’estero ed é l’unico calciatore che garantirebbe almeno 20/25 milioni senza troppe trattative. Infine anche lo stesso Montella (foto) è in bilico: se Fassone e Mirabelli hanno garantito la fiducia nell’allenatore campano, non si puó dire lo stesso per Berlusconi con il quale é sempre piú ai ferri corti; non é da escludere perfino un clamoroso esonero se il Milan non dovesse raggiungere l’Europa League.
Vittorio di Pietro