L’Italia riparte dall’Albania. Mancini: “Sarà un mese difficile, meritavamo di andare al mondiale”

Nella foto: Roberto Mancini (foto di SALVATORE FORNELLI)

Il mese più duro per il calcio azzurro che domani. Domani a Tirana contro l’Albania, domenica a Vienna contro l’Austria, proprio nel giorno in cui a Doha inizia il mondiale. Senza Italia. “Sarà un mese difficile – ammette Roberto Mancini – ed è appena iniziato. Nell’amarezza che possiamo provare noi in questo momento le partite vanno giocate, ci sono cose da vedere e valutare. Ci sono aspetti che potranno tornarci utili da marzo in poi, anche se non ha alcun valore. Possiamo provare ragazzi nuovi e qualcosa sugli schemi. E’ da marzo che la vivo abbastanza male questa situazione, perché meritavamo di andare al Mondiale, ma purtroppo abbiamo sbagliato le occasioni a disposizione. Il calcio è anche questo, dopo una grande soddisfazione è arrivata una grande delusione e ora non possiamo più fare nulla. Una Coppa del Mondo senza l’Italia è diversa, dobbiamo lavorare nel modo giusto per fare in modo che non riaccada”. 

Per il Ct, gara importante. “Lo è perché è alla base dello sport. Siamo venuti per disputare una buona partita e sappiamo che l’Albania non è così debole. Poi, vedremo come andrà. Gli albanesi sono tutti bravi, altrimenti non giocherebbero in Serie A”.

In azzurro tornano Chiesa e Zaniolo, ma non Kean. “Ci fa piacere che Federico sia tornato. Deve ritrovare la condizione ma sta bene. Domani non parte dall’inizio. Ha bisogno di tempo prima di ritrovare la condizione, poi vediamo in questi 4-5 giorni come andrà. Eventualmente domenica, ma per ora non può giocare una partita. Zaniolo per noi è una risorsa importante, può darci tanto e migliorerà sotto tutti i punti di vista. E’ un ragazzo giovane e quando si è giovani si migliora sempre. Kean è stato con noi tante volte, se continuerà a segnare e a fare bene lo richiameremo. Zaniolo per le qualità che ha e per il giocatore che conosco può fare la mezzala, ma lui gioca spesso anche da esterno d’attacco e può fare anche quel ruolo lì. Per quanto riguarda i sistemi non so quale sia il migliore, noi nelle ultime due gare abbiamo cambiato un po’ per vedere se poteva darci dei vantaggi. I nostri giocatori possono giocare più moduli. In mezzo al campo possiamo giocare a due e a tre. Pafundi? L’ho convocato perché fa il giocatore. Lo seguiamo da diversi anni, già dalle nazionali Under abbiamo visto grandi qualità. Pensiamo possa essere un grande giocatore in futuro, è giovane, l’avevamo già chiamato nello stage di giugno. Un po’ come Zaniolo: è venuto da noi che non lo conosceva nessuno, ma tre mesi dopo era un altro giocatore. Volevamo tenerlo con noi per conoscerlo meglio”.

L’ultima è sul campionato. “Il Napoli lo sta dominando il campionato, in questo momento sta giocando davvero molto bene. Ci sono 4-5 giovani che stanno giocando con più continuità e questa è una cosa positiva, soprattutto per noi”. 

All’Air Albania Stadium, domani sera calcio d’inizio alle ore 20.45.