Impresa Lecce: fermata la Juve a via del Mare. E l’Inter può tornare in vetta

Augusto Riccardi

Dopo aver ceduto contro Verona, Napoli e Roma, il Lecce trova al quarto tentativo il primo punto casalingo da quando è tornata in Serie A fermando a Via del Mare la Juventus. Deludente la prova dei bianconeri, mai in grado di concludere verso la porta di Gabriel nella ripresa, fatta eccezione per il rigore realizzato da Dybala. Quattro giorni dopo la Lokomotiv, la squadra di Sarri evidenzia gli stessi limiti offensivi che stavano per costare punti importanti nel confronto di Champions. E stasera, in caso di successo nella sfida al Parma, l’Inter può tornare a guidare la Serie A. Difese distratte e attacchi evanescenti nei primi minuti, dove si contano almeno cinque occasioni molto importanti, da ambo le parti: la più clamorosa capita sul sinistro di Bernardeschi, che si attarda però al tiro, facendosi rimontare e successivamente murare da Lucioni. Il vantaggio sembra nell’aria e arriverebbe anche, per merito di Higuain, partito però in offside sul suggerimento di Alex Sandro: il VAR ci “pensa” un minuto e poi annulla. Lentamente i ritmi calano e nonostante un dominio in termini di possesso palla e presenza nella metàcampo avversaria, la Juventus fatica sempre di più a creare pericolo dalle parti di Gabriel, bravo però in una occasione a negare il gol a Dybala. Come accaduto martedì, i bianconeri nel primo tempo costruiscono tanto ma concludono poco e concretizzano zero.

Decidono due rigori  La massima punizione in favore dei bianconeri è fischiata per un contatto in area tra Petriccione e Pjanic, che aveva provato la conclusione da fuori area sugli sviluppi di un corner, toccato però in modo irregolare dal centrocampista del Lecce. Dybala dal dischetto non perdona Gabriel. La replica arriva sempre dagli undici metri: stavolta è de Ligt a causarlo con un tocco di mano in area di rigore, dove la palla era filtrata in modo pericoloso. Paolo Valeri non ha dubbi e indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Marco Mancosu, che spiazza Szczesny e mette la palla alle spalle del portiere polacco. La Juve perde Pjanic e di fatto non riesce più a rendersi pericolosa dalle parti di Gabriel: è 1-1, coi salentini a festeggiare dopo sette lunghissimi minuti di recupero. Da segnalare anche un colpo alla testa per Higuain, che in uno scontro con Gabriel rimedia un taglio alla fronte con copiosa uscita di sangue. Il Pipita finisce la gara abbondantemente fasciato.

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