Bella e vincente: la Fiorentina fa suo il derby con l’Empoli

La Fiorentina si aggiudica il derby toscano con l’Empoli e torna a respirare vincendo 3 a 1. La Viola capovolge la partita rispondendo a Krunic con i ruggiti di Mirallas e Simeone apparsi determinati nel voler incidere ed in fiducia dopo Sassuolo. Dabo cala il tris e completa la festa. Tre punti essenziali per rimettersi nella giusta careggiata dell’Europa ma soprattutto per acquisire sempre di più autostima e consapevolezza nei propri mezzi. Interrotta una striscia di otto partite senza centrare la vittoria. L’Empoli pensa invece eccessivamente alla fase difensiva e finisce con l’essere poco creativo e dopo aver rotto il ghiaccio. Pioli stravolge la disposizione schierando un atipico 3-4-1-2che all’occorrenza si trasforma in 4-3-3 dove l’obiettivo è chiaro e delineato: non dare punti di riferimento; Simeone e Mirallas in zona offensiva mentre Chiesa sulla fascia con Benassi nel ruolo di collante tra centrocampo ed attacco. Iachini risponde 3-5-2 affidandosi al tandem Caputo-La Gumina. Dopo una prima fase in cui la Viola cercano le giuste misure arriva la prima fiammata da un esterno all’altro: cross delizioso di Chiesa, inserimento di Biraghi e colpo di testa che batte Provedel. Giacomelli annulla per fuorigioco, il VAR conferma la decisione del direttore di gara. Altra occasione sempre sull’out di destra sugli sviluppi di un calcio di punizione non capitalizzato da Vitor Hugo. A questo punto la legge del calcio non scritta viene applicata gol sbagliato gol subito e l’Empoli passa in vantaggio. Sul ribaltamento di fronte, Caputo serve Krunic che deve solo spingerla dentro. Il giro palla dei padroni di casa è sterile complice la densità ospite nella propria metà campo. Chiesa prova a prendere sulle spalle la squadra ma Provedel respinge un’esecuzione insidiosa. La Viola ci mette però impegno e vuole a tutti costi pareggiarla. La determinazione finalmente si trasforma in cinismo: Simeone effettua un servizio filtrante al bacio che elude la difesa dell’Empoli e come una calamita capita sui piedi di Mirallas. Il belga grazie ad un movimento da attaccante vero, brucia gli avversari e pareggia i conti. Bellissimo l’abbraccio con la panchina. La Fiorentina prende coraggio e continua a spingere soprattutto sulla fascia sinistra. Benassi mette il pallone in mezzo, Chiesa di tacco non trova la porta. Ad apertura ripresa subito brividi per i padroni di casa. Antonelli viene lasciato completamente libero ma spreca una ghiotta occasione. Dopo vari tentativi vanificati per la poca incisività nell’ultimo passaggio, Simeone sale in cattedra e trafigge Provedel sfruttando alla perfezione il cross di Biraghi. Secondo centro consecutivo per il Cholito, quarta firma in campionato. I padroni di casa orchestrano il gioco seppur in alcune circostanze, pensino giustamente alla sostanza che alla forma. Per introdurre nuove energie, Pioli getta nella mischia Dabo ed Eysseric rispettivamente per Norgaard e Mirallas (applauditissimo). C’è un altro giocatore che si prende la copertina: Lafont. Caputo a pochi passi dalla porta colpisce ma il giovane portiere compie il miracolo salvando il risultato. Come in occasione della prima frazione, gol sbagliato gol preso. Dabo completa la festa firmando il 3 a 1 dalla distanza. Finisce 3 a 1 per la Fiorentina che torna alla vittoria dopo otto partite. Tre punti pesanti. Ora l’imperativo è dare continuità alla concretezza e a alla determinazione dimostrate.

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