Serie B. Pescara senza freni: vola solitaria in testa a +4 sulle inseguitrici

Maurizio Spreghini

Fa il vuoto dietro di se il Pescara, passa all’Alberto Picco contro lo Spezia e dopo otto giornate ha  quattro punti di vantaggio sulle inseguitrici. Il Verona non sa più vincere, al “Penzo” racimola un solo punto contro il Venezia del neo tecnico Zenga, e viene raggiunta al secondo posto dal Palermo di Stellone, vincente a sua volta al Via del Mare di Lecce. Subito dietro la Salernitana di Colantuono, che all’Arechi batte Il Perugia col minimo scarto. Torna a respirare invece il Cosenza che vince all’inglese sul Foggia, mentre Stroppa e il suo Crotone contro il Padova tornano a conquistare i tre punti, era quasi un mese di digiuno. L’Ascoli batte il Carpi e respira aria di playoff, Cittadella e Brescia non si fanno del male e mantengono inalterate le chance playoff. Nel posticipo del lunedi il Benevento al Vigorito affonda il Livorno. I toscani sempre più fanalino di coda del girone. La decide Coda al 60’, abile a trasformare il calcio di rigore concesso da Nasca. Diamanti si danna per riportare i suoi in parità, ma non basta   e ora per la neo promossa si fa veramente dura. Il Benevento balza al quarto posto, a pari punti con la Salernitana. La capolista gioca cuore e testa contro lo Spezia. La squadra ligure, ammazza grandi fini ad ora, deve cedere il passo a Pillon e alla sua corazzata. Mancuso e Monachello in mezz’ora spazzano via l’equilibrio iniziale, dimezza Galabinov allo scadere della prima frazione, ma è ancora Monachello a ristabilire il doppio vantaggio all’inizio del secondo tempo. Zenga fa bene al suo esordio sulla panchina del Venezia, blocca le ambizioni di vetta del Verona con un pareggio, e spinge gli scaligeri a quattro punti dal Pescara. Zaccagni illude poi è Di Mariano degli arancioniverdi di Zenga a ristabilire la parità al Pier Luigi Penzo.  A braccetto del Verona c’è ora il Palermo, che nel posticipo domenicale delle 21 strapazza Il Lecce al Via del Mare e lo sorpassa in classifica. Nestoroski nella prima frazione e Puscas allo scadere, nel mezzo Tabarelli aveva riportato i locali sull’uno a uno, portano i rosanero a quattro punti dalla vetta e, per giunta, con una gara in meno rispetto al Pescara. La Salernitana si sbarazza del Perugia dopo una gara sostanzialmente equilibrata, e trova alla fine della gara la terza posizione. Avviene tutto nella ripresa, Mazzarani apre la strada, Vido ne placa per poco le ambizioni, ma ci pensa Casasola a portare Colantuono a ridosso delle battistrada.

Il Cosenza dopo sette giornate senza vittorie incassa i primi tre punti, e lo fa ai danni del Foggia grazie a Tutino, vero mattatore del match per le due reti fatte che valgono i tre punti. Il Foggia, dopo la rincorsa frenetica dal meno otto di partenza, frena per una domenica la sua rincorsa, c’è ancora tempo per altre ambizioni.  Fuochi d’artificio tra Cittadella e Brescia, con l’incontro ch finisce due a due. Pinotto apre le marcature dopo neanche un quarto d’ora, Cistana fa autogol e manda il Cittadella a riposo sul due a zero. Il Brescia non ci sta e reagisce veementemente nella ripresa, Morosini è scatenato e nel giro di venti minuti riagguanta il pari. Festeggia soprattutto Corini, dall’avvento sulla panchina bresciana è sempre andato a punti.  L’Ascoli grazie a Cavion si aggiudica i tre punti sul Carpi. Un assalto all’arma bianca quello organizzato da Ninkovic e compagni, Colombi si supera a più riprese ma nulla può al quarto d’ora della ripresa sul tiro di Cavion, magistralmente servito da Ninkovic.

Il Crotone riassapora la vittoria dopo un mese di digiuno, Stroppa torna a sorridere grazie ai gol di Spinelli e Firenze. Il Padova rimane sempre in partita anche dopo il vantaggio in apertura di Spinelli. va vicino al pari con almeno tre nitide palle gol, e con Bonazzoli nella ripresa riacciuffa il meritato pareggio. Il Crotone però ha fame di vittoria e spinge sull’acceleratore, Firenze a un quarto d’ora dalla fine sancisce il due a uno per I crotonesi.