Massimo Ciccognani
MILANO La Juve sbanca San Siro in novanta e passa minuti di emozioni, errori (arbitrali con Orsato da due pesi e due misure) e si rilancia verso lo scudetto dopo la sconfitta col Napoli allo Stadium. Notte per cuori forti a Milano. Juve avanti con Costa, Inter in dieci per il rosso a Vecino. Nella ripresa Orsato grazia soprattutto Pjanic che meritava il secondo giallo, ma nerazzurri con cuore e caparbietà la ribaltano con Icardi e l’autorete di Barzagli. Nel finale l’Inter si abbassa troppo complice i cambi sbagliati di Spalletti (perché fuori Icardi)  e guizzo Juve in un minuto: autorete di Skriniar e poi Higuain ci mette la testa e fa volare la Juve. Ma quanti rimpianti per l’Inter che stava pregustando il sapore dell’impresa. Novanta minuti per lo scudetto e la Champions alla Scala del calcio. Bianconeri per tenere a bada il Napoli, nerazzurri per rimanere incollati alla Roma vittoriosa nell’anticipo contro il Chievo. Benvenuti al Giuseppe Meazza, benvenuti a Inter-Juventus, la madre di tutte le partite. Spalletti schiera l’undici che offre le maggiori garanzie, conn la sola novità di Vecino al fianco di Brozovic complice l’infortunio a Gagliardini. Borja parte dalla panchina. Allegri presenta invece una Juve più aggressiva, con Cuadrado nell’inedita veste di esterno destro basso. Chiellini è out, centrali Rugani e Barzagli con Benatia in panchina. Con lui il grande escluso della serata milanese, ovvero Paulo Dybala. Nei tre davanti, Douglas Costa, Higuain e Mario Mandziukic. Sfida decisiva dopo la sconfitta interna dei bianconeri controil Napoi che ha visto il vantaggio ridursi a un più uno che non fa stare…Allegri, mentre l’Inter insegue un piazzamento in Champions e al momento è a meno quattro dalla Roma e a meno uno dalla Lazio impegnata domani a Torino. Prima del via celebrate quattro leggende della Grande Inter di Helenio Herrera, ovvero Mario Corso, Sandro Mazzola, Aristide Guarnieri e Gianfranco Bedin. Colpo d’occhio eccezionale e tutto esaurito a San Siro con oltre cinque milioni d’incasso, record per serie A e Italia. E si comincia, al fischio di Daniele Orsato. In una bolgia. Possesso palla Inter in avvio, ma Juve a trazione anteriore che pressa subito alta per togliere l’iniziativa agli uomini di Spalletti. Tanto equilibrio e tensione palpabile. D’improvviso in un minuto cambia la partita. Cuadrado la rimette in mezzo, Candreva si perde Douglas Costa che riceve e in diagonale fa secco Handanovic: minuto tredici, 1-0 Juve, ma che dormita Candreva. L’Inter protesta per la posizione di Costa ma Orsato convalida con l’ausilio del Var. Appena sessanta secondi e l’Inter resta in dieci. Fallo di Vecino su Mandzukic, Orsato lopunisce col giallo ma interviene ancora il Var. L’intervento è con il piede a martello e Orsato estrae il rosso. Partita in salita per l’Inter. La Juve è messa bene, Cuadrado spinge con grande intensità dalla stessa parte di Costa, apprensione per Cancelo. L’Inter è ferita, la Juve sente l’odore del sangue e continua ad affondare. Il canovaccio adesso si ribalta, con la Juve a fare densità e l’Inter a cercare l’affondo. La partita si fa maschia, senza esclusione di colpi. Icardi corre sull’intero fronte d’attacco, Perisic prova a sfondare a sinistra ma deve preoccuparsi di tenere a bada Cuadrado. In mezzo Pjanic si abbassa al limite della propria area, Matuidi fa da schermo. Rafinha, Brozovic e Vecino provano a dettare i tempi, ma la Juve concede poco. Co prova Candreva da fuori con una botta che si abbassa all’ultimo e Buffon la tocca in angolo. Tanta intensità a danno dello spettacolo. Ma stasera conta ben altro. L’Inter stringe i denti, ma in dieci non è facile. Sbaglia molto Orsato, che non fischia tre falli di fila e San Siro insorge, mentre i bianconeri continuano nel loro possesso palla per togliere fiato all’avversario. L’Inter ci mette il cuore, ma non basta. Sei minuti di recupero prima dell’intervallo, la Juve va ancora in gol al termine di un’azione convulsa con Matuidi in posizione nettamente irregolare che Orsato non vede. Indica il centrocampo e c’è bisogno del Var per ristabilire la verità e stavolta il fischietto di Schio annulla. Serataccia per Orsato perché dopo il gol di Costa e il rosso a Vecino, le proteste dell’Inter per i falli di Barzagli  e Pjanic su Icardi e Rafinha meritevoli di un giallo che per doppia ammonizione sarebbe diventato rosso. Decisioni che faranno discutere. Insomma la solita Inter-Juve tra uno tsunami di proteste. E si riprende con l’Inter a testa bassa a spingere ventre a terra. Juve parsimoniosa, si affida al possesso provando a sfruttare il controgioco. Ma l’Inter preme e trova il meritato frutto del suo lavoro. Punizione dalla destra di Candelo, un centro al bacio per Icardi che si beve d’anticipo la retroguardia bianconera e la piazza di testa dove Buffon non può arrivare. Esplode San Siro, minuti giocati sette nella ripresa. E adesso è un’altra partita. Pjanic esce scomposto su Rafinha, San Siro chiede il rosso per Orsato è giallo. Ma l’Inter adesso punge. Brozovic gioca per due, Rafinha ingrana la quarta e l’Inter prende campo. Allegri richiama Khedira e dentro Dybala. La Juve trova praterie in controgioco, Higuain la manda alyto dopo aver superato anche Handanovic. Che pericolo per l’Inter. Non c’è un attimo di tregua. Brozovic pesca Perisic sulla sinistra. Il croato elude la guardia di Cuadrado grazie ad un rimpallo e la mette tesa in mezzo. Sulla traiettoria c’è Barzagli che anticipa tutti ma la mette alle spalle di Buffon: 2-1 Inter con venticinque da giocare. Canta San Siro, Inter avanti nonostante l’uomo in meno dal sedicesimo del primo tempo. In campo anche Bernardeschi per Mandzukic. Adesso è la Juve ad avere fretta ma l’Inter è compatta dietro e non molla un centimetro menre la Juve attacca a pieno organico e schiaccia i nerazzurri che in controgioco sfiorano il terzo gol con Icardi che arriva con un attimo di ritardo sul centro di Candreva. Doppio cambio a dieci dalla fine: Bentancur per Pjanic, Borja Valero per Rafinha. Ma l’Inter, in dieci è schiacciata e fa fatica ad uscire. Spalletti si copre, dentro Santon fuori Icardi quando da cronometro ne mancano appena sei alla fine. L’Inter stringe i denti visto il presumibile assalto finale bianconero. Spalletti si abbassa troppo e la Juve prende campo. Assalto incessante dei bianconeri e a tre dalla fine arriva il pari. Anche stavolta è autorete con Skriniar che devia alle spalle di Handovic una palla tesa di Cuadrado. Finita? Manco per idea. Palla al centro e vantaggio Juve proprio al novantesimo con Higuain che stacca perentoriamente sotto misura sulla punizione di Dybala facendo fesso lo statuatorio Santon che fa più dan in in cinque minuti che lo tsunami in Indonesia e Juve avanti con i cinque di recupero da giocare. Ma quante emozioni al Meazza. E finisce qui. Vince la Juve che allunga momentaneamente a +4 sul Napoli atteso oggi dalla delicata trasferta di Firenze, mentre per l’Inter un brutto stop che rischia di complicare la corsa verso la Champions.