UCL, verso Inter-Milan. Inzaghi: “Non gestiremo il vantaggio”

Nella foto: Simone Inzaghi (foto Salvatore Fornelli)

Armando De Paolis

MILANO Due gol di vantaggio maturati nella gara di andata. Domani c’è Inter-Milan e Inzaghi sa bene cosa serve per andare in finale. “Ai sorteggi dei gironi eravamo delusi perché non eravamo stati fortunati, ma al tempo stesso nemmeno Barcellona e Bayern Monaco erano contenti di avere l’Inter in terza fascia. C’era tantissima fiducia, ora siamo arrivati fino qua e sappiamo che manca un passo importante. Siamo a novanta minuti da un sogno con questi ragazzi che ho la fortuna di allenare. Abbiamo anche la finale di Coppa Italia da giocare e inizialmente qualcuno poteva pensare che sarebbe stato un problema a livello fisico. Non avere tanto tempo da pensare forse è stata una fortuna, anche perché in campionato cinque partite fa eravamo lontanissimi dall’obiettivo. Ora pensiamo a questa semifinale”.

Qualificazione tutte nelle mani dell’Inter. “Assolutamente sì. Sappiamo chi affrontiamo, ma anche che siamo, pronti per una partita di questa importanza. Ci siamo già passati contro il Benfica, ma la situazione era la stessa identica. Avremo delle insidie in questa partita, ma dovremo essere bravi a superarle. E’ una vigilia importantissima, ma da allenatore la vivo sempre allo stesso modo. Sappiamo che è una delle gare più importanti della storia dell’Inter e quello che significa per tutti noi. Abbiamo un vantaggio meritato e lo sappiamo, ma non dobbiamo gestirlo giocando da Inter a tutto campo contro una squadra di qualità”.

Non sarà però una partita di gestione. “Non possiamo gestire novanta minuti più recupero. Gli arbitri? All’andata c’è stato un episodio che sarebbe dovuto essere valutato in un altro modo. Avrebbe dato una botta in più al risultato e alla qualificazione. Non c’è problema, anche se l’arbitro è francese e il Milan ha quattro francesi in rosa. La squadra è matura e seria, sappiamo di avere un meritato vantaggio ma anche di non aver ancora fatto nulla. Non possiamo speculare sul risultato dell’andata. Il braccino non deve venire perché sono giocatori importanti che hanno giocato grandissime partite in carriera”.

Una mano importante Inzaghi se l’aspetta dalla gente nerazzurra. “Già prima del Benfica dissi che insieme, squadra e tifosi, dobbiamo fare una grande partita. Non ho dubbi perché ci sono sempre stati vicini anche nei momenti meno positivi. Noi dovremo avere testa fredda e cuore caldo, è l’unica squadra per interpretare al meglio queste partite”.

Sulla formazione, dubbi da sciogliere a ridosso del match. “Correa ha chiesto il cambio, non l’avrei tolto perché stava facendo bene contro il Sassuolo. Spero di recuperarlo, ma lo valuterò dopo gli allenamenti. Dovrebbe farcela. Lautaro è in un ottimo momento. Lukaku? Sapete tutti chi è e cosa può fare. Da allenatore lo avevo riportato qui con entusiasmo per averlo come lo abbiamo visto l’ultimo mese, ma purtroppo un imprevisto lo ha tolto per cinque mesi. La squadra ha dovuto soffrire senza lui e Brozovic, la squadra è stata bravissima spesso a sopperire. Lukaku ha lavorato tantissimo ed è arrivato nell’ultimo mese nel migliore dei modi, sapendo che con quel fisico non può giocare tre partite alla settimana e risultando fondamentale in campionato”.

La partita ce l’ha stampata nella mente. “Noi allenatori facciamo scelte quotidiane sempre e a volte sei più fortunato e altre no, questo mestiere ce lo impone. Per questa partita posso avere in mente qualcosa, poi però non sai mai come si sviluppa la partita. Ci saranno dei momenti da gestire, quello sì, perché a volte attaccheremo e altre volte magari saremo più bassi. Il Milan ha qualità con o senza Leao”.