Champions. Ronaldo salva lo United, crollo Barcellona. Pokerissimo Bayern

Cristiano Ronaldo fa esplodere l’Old Trafford in Champions League. Il portoghese firma il gol del 2-1 al 95’ e regala la vittoria allo United contro il Villarreal. Se CR7 festeggia, il Barcellona piange, umiliato 3-0 sul campo del Benfica e ancora a secco di punti. Sugli altri campi dilagano il Bayern Monaco, 5-0 alla Dinamo Kiev, e lo Zenit, 4-0 al Malmö. Il Salisburgo batte il Lille 2-1 con due rigori, Wolfsburg-Siviglia 1-1. 

Il Bayern Monaco demolisce la Dinamo Kiev con un roboante 5-0 e mantiene la vetta del girone. I tedeschi fanno valere la maggiore qualità e sbloccano con Lewandowski che trasforma un rigore concesso per un fallo di mano di Sydorchuk. Il polacco si ripete a stretto giro sfruttando la precisa verticalizzazione di Müller per liberarsi dalla marcatura avversaria e firmare con freddezza la sua doppietta personale. Nella ripresa la Dinamo si scopre per cercare di accorciare le distanze e il Bayern non perdona con il contropiede micidiale di Gnabry, che riceve da Sané, cavalca nella metà campo avversaria e infila sotto la traversa. I tedeschi dilagano nel finale con Sané, che mette il sigillo del 4-0 con un gran tiro da fuori area, e Choupo-Moting, di testa sul cross dalla destra di Pavard. È il gol del 5-0, che lancia il Bayern Monaco a 6 punti, in testa al girone. La Dinamo rimane invece a uno.

Tragedia Barcellona in una Champions League che sembra stregata per i blaugrana, umiliati 3-0 sul campo del Benfica. I portoghesi trovano il vantaggio dopo neanche due minuti. Darwin Nuñez scappa via in contropiede sulla sinistra, si accentra e con un paio di finte si libera lo spazio per calciare e infilare Ter Stegen. I blaugrana rispondono sull’asse dei De Jong, ma Luc spreca malamente due deliziosi (e altruisti) assist di Frank da ottima posizione. Il Benfica rischia di raddoppiare appena inizia la ripresa, quando Ter Stegen esce a vuoto ben lontano dalla sua area di rigore e viene saltato da Nuñez, che a porta vuota da posizione defilata colpisce solo il palo esterno. I catalani attaccano con poche idee e confuse, i portoghesi puniscono a venti dalla fine con il 2-0 di Rafa Silva, il più veloce sulla ribattuta corta di Ter Stegen al tiro di Joao Mario. Infine il Benfica dà il colpo di grazia segnando il tris con la doppietta di Nuñez, che spiazza il portiere tedesco sul rigore fischiato da Orsato per il fallo di mano di Dest. Nel finale c’è tempo giusto per l’inutile espulsione a Eric Garcia, ulteriore elemento negativo di una serata da dimenticare. Il Benfica spezza la maledizione Barcellona e vola a 4 punti, gli spagnoli vedono gli spettri e rimangono a zero dopo due giornate.

Nel girone dell’Atalanta, Cristiano Ronaldo lancia il Manchester United con il gol del 2-1 al 95’ che decide la sfida con il Villarreal. All’Old Trafford tutti aspettano le giocate delle stelle, ma il vero protagonista dei Red Devils nel primo tempo è il portiere De Gea. L’estremo difensore spagnolo si oppone due volte in pochi minuti su Danjuma in apertura, poi alza sopra la traversa il colpo di testa di Alcacer e poco prima dell’intervallo si oppone di riflesso al diagonale di Yéremi Pino. Gli spagnoli concretizzano la spinta a inizio ripresa con un’ottima azione di contropiede, che Alcacer conclude infilando in rete in scivolata il cross basso di Danjuma. La sberla sveglia lo United, che pareggia dopo appena sette minuti con lo strepitoso sinistro al volo dell’ex Inter Telles, perfetto nell’incrociare da fuori area la punizione morbida di Bruno Fernandes. Il Manchester cambia atteggiamento e spinge con decisione finché al 95’ Cristiano Ronaldo trova il guizzo della vittoria, spedendo sotto la traversa con una botta potente su sponda di Lingard. È il gol che porta ai Red Devils i suoi primi tre punti, a pari con lo Young Boys e a una lunghezza dall’Atalanta prima. Il Villarrral, pur giocando una gran partita, rimane a uno.

Il Siviglia agguanta il pareggio nel finale contro il Wolfsburg, con un 1-1 tra le polemiche. A inizio ripresa i tedeschi trovano il vantaggio: Steffen spedisce all’angolino un pallone vagante dopo una deviazione corta di Arnold per anticipare Weghorst. I Lupi diventano padroni del campo e sfiorano più volte il raddoppio, ma vengono beffati a cinque dalla fine quando l’arbitro bulgaro Kabakov fischia un rigore per un fallo di Guilavogui, che sullo slancio di un suo rinvio colpisce Lamela. Il mediano viene anche espulso per somma di ammonizioni, mentre tutto lo stadio fischia la decisione. Dal dischetto Rakitic è glaciale e segna l’1-1. L’assalto finale degli spagnoli, in superiorità numerica, non basta e il pareggio tiene fino al fischio finale. Entrambe le squadre vanno a due punti e rimangono in piena lotta per qualsiasi risultato nel girone.

Nell’altra partita del girone della Juventus, facile successo dello Zenit San Pietroburgo che demolisce il Malmö con un netto 4-0 e rilancia le proprie possibilità di lottare per un posto agli ottavi di finale. I russi si portano avanti con Claudinho, che apre il piattone destro sul passaggio rasoterra di Santos e infila all’angolino. Poi nella ripresa Kuzyayev infila di testa sul secondo palo il cross morbido di Rakitsky, raddoppiando il punteggio. Il Malmö firma la sua condanna definitiva poco dopo, quando Ahmedhodzic si fa espellere per un brutto intervento. In superiorità numerica, lo Zenit dilaga: Sutormin trova la botta all’angolino da fuori area e in pieno recupero Wendel cala il poker del definitivo 4-0 infilando una ribattuta corta. I russi salgono a 3 punti, gli svedesi restano a secco. 

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