Fine mercato. Roma super, bene il Milan. Juve bocciata

Nella foto: Abraham (Foto Gino Mancini)

Il mercato si è chiuso senza ulteriori acuti. Gli ultimi riguardano il Napoli che ha portato a casa Anguissa e la Lazio che si è presa Zaccagni. Adesso appuntamento a gennaio. Molte sono in debito di calciatori, ma per i prossimi quattro mesi dovranno fare di necessità virtù. Per ora, i bilanci estivi, promuovono a pieni voti Roma e Milan, bene la Lazio, decisamente sotto tono il mercato della Juventus. L’inter del dopo Conte riparte da una squadra compatta e con innesti ideali per Inzaghi.

L’Atalanta non ha ceduto alle lusinghe e ha tenuto i pezzi migliori, ai quali ha aggiunto il portiere Musso dall’Udinese dopo il passaggio di Gollini in Premier. Si è rafforzata con Demiral che ha preso il posto di Romero ceduto a suon di milioni al Tottenham, e Zappacosta, oltre a Koopmeiners e iol giovane Lovato. La rosa è sicuramente di qualità.

Sulla carta male il Bologna che ha preso il solo Arnautovic, e ha ceduto nelle ultime ore Tomiyasu, venduto all’Arsenal per 23 milioni. Poteva fare meglio il Cagliari che ha lasciato partire Nainggolan ma ha alleggerito il bilancio. Per il resto possono dare molto Strootman e Dalbert. Sul finale è arrivato Keita. Da valutare. L’Empoli è ripartita dagli uomini promozione ai quali ha aggiunto due attaccanti come Cutrone e Pinamonti che sanno il fatto loro. La Fiorentina ha resistito alla tentazione di cedere Vlahovic, segno che il progetto Viola è importante visto che sono anche arrivati Nico Gonzalez, Torreira e un giovane di rispetto come Odriozola scuola Real. Il Genoa ha perso Perin Zappacosta e Strootman e ha preso Sirigu e nel finale portato sotto la Lanterna MaksimovicCaicedoTourè e Provedel e Fares.

Ha fatto bene l’Inter per quelle che erano le potenzialità. Magia di Marotta, che dopo aver perso Lukaku e Hakimi, oltre a Conte, si è affidato ad un tecnico come Simone Inzaghi che sa il fatto suo. Calhanoglu, Correa, Dzeko e Dumfries garantiscono un buon ricambio che ha soddisfatto Inzaghi. Sarà un’Inter diversa ma non per questo meno ambiziosa. Il deluso è Max Allegri, non tanto per il balbettante inizio di stagione. Si aspettava certo di più dal mercato. La Juve ha perso Ronaldo, che è uno che trenta gol te li garantisce sempre e ha fallito l’assalto a Pjanic che serviva come il pane. Ha preso però Locatelli, che non si discute, oltre a Kean e Kaio Jorge. Un po’ poco per chi inseguiva l’inversione di tendenza. La Lazio ha incassato dalla cessione di Correa, ma ha pure speso per prelevare Basic e Zaccagni. Poi l’arrivo di Pedro e Hjsay che piacciono tanto a Sarri che è partito forte e vuole far innamorare sempre più la gente biancoceleste.

Bene il Milan, che però ha perso a zero Calhanoglu e Donnarumma, ma ha fatto acquisti mirati. L’ultimno, Messias dal Crotone che si porta dietro una storia intrigante. Ottimi gli innesti di Maignan,  Bakayoko e Florenzi ma soprattutto Giroud che i gol li sa fare. Doveva fare di più il Napoli che alla fine ha preso Anguissa che segue il solo Juan Jesus, anche se il valore aggiunto di questa squadra sarà proprio Luciano Spalletti. Da risolvere la querelle Insigne.

Benissimo ha fatto la Roma che ha investito e pure molto. Costretta cambiare strategia dopo l’infortunio di Spinazzola e l’addio di Dzeko, non si è risparmiata. Ha preso Rui Patricio, portoere voluto da Mourinho, e Viña, esterno sinistro. Poi Shomurodov dal Genoa, attaccante giovane ma di qualità, ed infine Abraham, l’acquisto più costoso nella storia giallorossa, vero fiore all’occhiello. Ma il principale acquisto è quello di Mourinho, che a Roma non è venuto certo in vacanza. E finora, lo ha dimostrato.

La Salernitana neo promossa ha puntato su Simy oltre a Bonazzoli che promette bene. Male la Samp. Quello blucerchiato è stato un mercato di occasioni. Dalla Juve ha preso due ragazzi Ihattaran e Dragusin e infine Caputo dal Sassuolo. Voleva Petagna, ma il calciatore non era convinto della scelta.  Male il Sassuolo, soprattutto per l’operazione Locatelli che nell’immediato porta nulla. Ha perso molto ed è tutto da valutare. Ha fatto nulla lo Spezia. Squadra dalle tante scommesse. La conosceremo strada facendo. Il Torino ha preso Juric in panchina che è uno che sa farsi rispettare, tanto che Cairo al fotofinish lo ha accontentato prendendo ZimaBrekalo e Praet. Solo giovani per l’Udinese di Gotti che pure è partita bene in campionato. Ma il tecnico avrebbe gradito qualcosa di più. Venezia da scoprire, come i calciatori che ha ingaggiato per il ritorno in serie A. Molte incognite. Infine il Verona, con Di Francesco che si ritrova con un Simeone in più e uno Zaccagni in meno. Ha preso Frabotta che un po’ di esperienza l’ha fatta e in chiusura Caprari. Presa l’assenza di Di Marco, ma il giovane juventino è pronto a non farlo rimpiangere.