I dubbi si sciolgono come neve al sole. Quello di Napoli. La squadra di Spalletti c’è, e comincia con una vittoria sofferta ma anche di grande carattere: 2-0 al Venezia, in dieci per oltre un’ora di gioco. Decidono le reti di Insigne ed Elmas, con il capitano che sbaglia anche un rigore. Sul magtch pesa come un macigno l’espulsione, frettolosa, di Osimhen dopo appena venti minuti.
Spalletti scegli il Napoli migliore, dentro Fabian al posto di Elmas e in mezzo con Lobotka e Zielinski,non si passa. Davanti Politano affianca Osimhen e Insigne nel tridente. Il Venezia difende basso, ma rischia ugualmente grosso davanti all’incalzare degli azzurri. Il Napoli preme, sfiora il vantaggio con Politano. Ma la partita è destinata a cambiare canovaccio, quando Osimhen sbraccia su Heymans. Niente di che, non per Aureliano che estrae subito il rosso. Il Var non interviene e il nigeriano va fuori, Napoli in dieci. Piove sul bagnato, perché Spalletti perde subito anche Zielinski per infortunio: dentro Elmas.
Nella ripresa il Napoli spinge ventre a terra. Caldara la prende con la mano, rigore, ma Insigne calcia altissimo. Altro mano di Ceccaroni e altro rigore, e stavolta il capitano non sbaglia. Il Venezia si apre, Napoli di controgioco, nonostante l’uomo in meno, letale. Il raddoppio arriva quasi subito, con Elmas che chiude la pratica e fa tirare un bel sospiro di sollievo. Il Napoli va. Nonostante tutto, espulsione e infortunio di Zelinski, ha giocato una partita quasi perfetta. Quello che voleva Spalletti.