Antonio Mengoni
La beffa ha i colori biancorossi dell’Olympiacos che vince la Conference League battendo la Fiorentina, a quattro minuti dalla fine del secondo supplementare. Una beffa vera e proprio per la squadra di Vincenzo Italiano che ha giocato meglio ma non ha monetizzato. Meglio dirlo subito, è beffa per come è arrivata, ma i greci non hanno rubato assolutamente nulla. Decide una rete del bomber El Kaabi a soli quattro minuti dalla fine del secondo supplementare. L’unico acuto dell’attaccante, fino a quel momento controllato benissimo dalla retroguardia viola. La Fiorentina esce a testa alta, ma come lo scorso anno, quando a Praga perse al novantesimo contro il West Ham, perde la finale all’ultimo respiro. Amarezza tanta.
Così in campo Mendilibar, tecnico dell’Olympiacos, schiera i suoi con il solito 4-2-3-1, affidandosi in prima linea al bomber El Kaabi, con a supporto Fortounis, Chiquinho e Podence. Iborra Hezze intermedi. Dietro Rodinei, Carmo, Retsos e Ortega davanti al portiere Tzolakis. L’ex Jovetic parte dalla panchina. Dal canto suo Vincenzo Italiano sceglie il modulo 4-3-3 ed una prima linea affidata all’ex Roma Belotti terminale offensivo, con Nico Gonzalez e Kouamé a completare il tridente. In mezzo vanno ad operare Bonaventura, Arthur e Mandragora. Dietro Dodò, Milenkovic, Martínez Quarta e Biraghi a protezione di Terracciano. Ad Atene fischia il portoghese Artur Soares Dias.
Meglio la Fiorentina Si gioca ad Atene, all’Aek Arena, ed era immaginale vedere uno stadio a tinte biancorosse, i colori dell’Olympiacos. Sipario prima del calcio d’inizio con l’ex romanista Traianos Dellas a portare in campo la Conference League. Ma la Fiorentina non avverte la pressione e fa la partita sul piano del gioco. Terracciano c’è davanti alla prima conclusione di Podence. La Fiorentina disegna buon calcio, Belotti ci prova ma senza centrare la porta. La centra invece Milenkovic, ma tutto fermo per posizione irregolare del difensore viola. L’Olympiacos si vede poco e solo di rimessa, mentre la formazione di Italiano insiste alla ricerca del vantaggio. Bonaventura si muove bene tra le linee, ma sbaglia due conclusioni, la prima calciando centrale poi finendo addosso al portiere greco Tzolakis. Il primo tempo è tutto qui, niente Olympiacos, meglio, molto meglio la Fiorentina che produce molto, ma senza trovare il colpo grosso.
Poche emozioni Duro scontro tra Belotti e Retsos che rimangono a terra dopo il contatto con la testa. L’ex Roma si rialza, il greco fatica di più, ma alla fine resta in campo. Cambio nella Fiorentina: dentro Nzola fuori Belotti. Insistono i viola, Milenkovic sbuca dal nulla sull’angolo di Arthur, e incorna ma senza trovare la porta. Ghiottissima palla gol per Kouamé che raccoglie il centro di Dodò, ma schiaccia male e guadagna solo un angolo. Venti alla fine e partita bloccata. Fuori Fortounis, dentro l’ex viola Jovetic, mentre nella Fiorentina esce Arthur, dentro Duncan. Poi tocca a Horta prendere il posto di Chiquinho, mentre il tempo scorre inclementemente. Brivido per la Fiorentina con Iborra che corregge di testa un centro di Horta e palla che finisce fuori di pochissimo. Doppio cambio per Italiano, che inserisce Barak e Ikonè, fuori Bonaventura e Kouame per l’ultimo assalto. Sette di recupero, che sortiscono il nulla. Si va ai supplementari.
Decide El Kaabi Primi quindici con una sola emozione, la conclusione dal limite di Jovetic, con un gran destro, ma Terracciano c’è. Nel secondo le squadre si allungano, la stanchezza comincia ad affiorare. Entrano Ranieri e Beltran nella Fiorentina al posto di Nico Gonzalez e Biraghi. Partita che d’improvviso si sblocca quando alla fine mancavano solo quattro giri di lancette. Un lampo dei greci: centro di Hezze, sul pallone si avventa El Kaabi che anticipa nettamente Ranieri e di testa mette alle spalle di Terracciano. Entra in scena il var per valutare la posizione del marocchino, che conferma il gol. Esplode la gioia dei greci, la disperazione della Fiorentina. Quasi una maledezione. Quattro minuti per provare a riprenderla, ma non bastano, vince l’Olympiacos che si aggiudica la Conference League. Per la Fiorentina un altro boccone amaro da ingoiare.