Massimo Ciccognani
BELFAST Il giorno è arrivato. Domani sera al Windsor Park di Belfast, c’è il palio l’accesso diretto a Qatar 2022. C’è Irlanda del Nord-Italia, la partita spartiacque tra il recente passato ed il futuro. L’Italia si gioca tutto nei novanta e passa minuti irlandesi, con occhio attento a Svizzera-Bulgaria che si gioca in contemporanea. Azzurri ed elvetici sono a pari punti ma con gli azzurri che contano un +2 nella differenza reti. Mancini sa che bisogna solo vincere. E allontana cattivi pensieri. “No, i cattivi pensieri sono cose gravi. E’ una partita di calcio, sappiamo che è importante. Andremo a fare la nostra gara e cercheremo di fare una bella gara e di vincere prima di tutto perché non sarà una cosa semplice, l’Irlanda del Nord ha sempre concesso poco a tutte le squadre che sono venute. Il nostro pensiero deve essere quello, non cattivi pensieri”.
Squadra chiusa, quella irlandese, ben messa dietro. Dal tiro da fuori potrebbe arrivare una soluzione per battere a rete. “Sicuramente palle alte no, loro mi sembrano abbastanza alti. Dobbiamo cercare di vincere giocando in velocità ed essendo veloci nel gioco, palla a terra. Non sarà una gara semplice, loro difendono in tanti e bene. Noi dobbiamo mettere in campo tutto quello che questa squadra sta facendo da tre anni: nessuno ci credeva e sappiamo che durante il percorso ci sono anche momenti un po’ più difficili. Domani sarà una gara delicata, ma i ragazzi non devono dimenticarsi di quanto fatto e giocare con la massima tranquillità”.
Non solo qui a Belfast, la qualificazione si gioca anche in Svizzera dove l’undici di Yakin affronta la Bulgaria. Mancini non vuole fare calcoli. “Per quanto riguarda noi dobbiamo vincere, poi credo che in queste gare tutte daranno il massimo, l’Irlanda del Nord come la Bulgaria. Noi dobbiamo pensare a vincere la nostra partita. La nostra nazionale ha sempre pressione, domani un po’ di più ma noi dobbiamo restare concentrati su quello che dobbiamo fare”.
Tante defezione, come al solito il tecnico fa spallucce e si adegua. “Tutte le squadre in questo momento hanno degli infortunati, siamo a novembre e i ragazzi hanno giocato tante gare. Siamo una squadra forte, anche se ci mancano giocatori importanti, e cercheremo ugualmente di fare risultato”.
Una storia non positiva con gli irlandesi del nord, a cominciare da quel maledetto 1958 che ci ha chiuso in faccia le porte del mondiale in Svezia poi vinto dal Brasile. Servirà vincere e fare anche i gol necessari per tenere a bada la Svizzera. “Non sono andato fino al ’58 ma so la storia… Non è questione di fare tanti gol, ma giocare la partita. Fino ad oggi l’Irlanda del Nord qui non ha concesso gol e un motivo ci sarà, noi dobbiamo vincere poi se faremo più gol saremo felici e avremo più possibilità di passare”.
Sarà un’Italia col tridente leggero o con un centravanti fisico là davanti. Mancini ha idee chiare. “Noi di grande fisicità abbiamo solo Scamacca, poi tutti sono in grado di giocare palla a terra e con velocità. Dobbiamo evitare i lanci lunghi, è il loro pane. Nella gara d’andata abbiamo avuto diverse occasioni giocando palla a terra. Tonali? Oggi valutiamo il recupero di tutti i ragazzi. Sicuramente è entrato bene ed è in un momento di forma ottima, potrebbe anche starci”.
Ansia e tensione che salgono con l’avvicinarsi del match. Mancini si mostra sereno. “Credo che l’ansia ci sia stata con la Svizzera, per mezz’ora abbiamo concesso cose che solitamente non concediamo. Domani è l’ultima gara, non possiamo fare tanti pensieri particolari. Nell’eventualità negativa, abbiamo l’esame di riparazione a marzo ma noi vogliamo passare domani sera e vincere prima di tutto”.