L’onda azzurra

Salvatore Savino*

Il Napoli comincia la sua avventura in Europa sul difficile campo del Leicester, e lo fa con una prestazione altalenante ma di sicuro impatto emotivo.

Spalletti, che riceve in dono il provvedimento del governo inglese che gli consente di schierare anche i calciatori provenienti dalle cosiddette zone rosse, allestisce una formazione ovviamente diversa da quella della vittoriosa partita con la Juventus. Nell’ottica di un necessario turnover, la linea difensiva vede Malcuit a destra, Rahmani accanto a Koulibaly, e Di Lorenzo spostato a sinistra. Sorpresa a centrocampo, dove, accanto a Fabian e al gia’ insostituibile Anguissa , si posiziona Zielinski, in dubbio fino a poco del match. Il tridente offensivo si è schierato con Insigne e Lozano a far da spalla ad Osimhen.

A guardare il tabellino di fine partita, il risultato è bugiardo: i numeri del Napoli sono molto più positivi di quelli degli inglesi, e solo analizzando alcuni aspetti si spiega il pari.

La squadra e’ viva, combattiva, e questo le ha consentito una rimonta difficilissima, ma è necessario migliorare qualcosa, per fare quel salto di qualità che porta a traguardi inizialmente relegati nel mondo dei sogni. Continuiamo a prendere goal sul secondo palo, con il difensore esterno che si accentra lasciando libero l’uomo alle proprie spalle : questa è una situazione tattica negativa che si trascina dalla stagione precedente, e che necessita dell’intervento dell’allenatore. Un altro aspetto da migliorare è, a mio modo di vedere, la precisione sotto porta: una squadra forte come il Napoli non può bruciare tante occasioni prima di concretizzare l’enorme mole di lavoro che essa stessa costruisce. Dal punto di vista difensivo, poi, noto una certa sufficienza nel leggere le situazioni di pericolo, che consente agli attaccanti avversari di tirare con troppa tranquillità, come ad esempio in occasione del gol poi fortunatamente annullato per fuorigioco millimetrico dell’attaccante inglese. Passiamo alle note liete: una squadra che si trova sotto di due reti a ventisei minuti dalla fine, su un campo difficilissimo , due minuti dopo il doppio cambio effettuato da Spalletti, poteva legittimamente crollare, quanto meno emotivamente, ed invece, in cinque minuti, il duetto poetico tra Fabian ed Osimhen ha portato la stella nigeriana davanti al colosso Schmeichel, uccellato con un tocco finissimo. Da quel momento, il cielo si tinge d’azzurro Napoli: esce un volenteroso Insigne per Ounas, ormai grimaldello per scassinare le difese avversarie, e il Leicester sente che la vittoria sta sfuggendo di mano. Ancora Osimhen, stavolta con un perentorio stacco di testa , concretizza la rimonta partenopea. Gli ultimi minuti potrebbero addirittura portare ad una clamorosa vittoria, ma il tempo che resta è davvero poco, e forse sarebbe ingiusto rischiare di perdere questo punto importantissimo sul campo della avversaria più attrezzata del girone. Prima del match, un pareggio sarebbe stato accolto con piacere dai tifosi azzurri. Dopo la partita, la gioia del pareggio recuperato fa il paio con un leggero rammarico per la possibile vittoria, visto il dominio tattico partenopeo. 

L’avventura europea comincia con il passo giusto: era importantissimo non perdere, ed il Napoli ha conquistato un ottimo punto nella trasferta sulla carta più ostica del girone. Il turnover, per quanto parziale, non ha sconvolto l’assetto della squadra, cosa che negli anni precedenti ha portato la squadra ad essere eliminata da compagini di livello nettamente inferiore. Pian piano, rientreranno gli infortunati, e quando il tecnico potrà contare anche su Lobotka, Demme, Mertens ,e, perché no, con un filo di affettuosa speranza, Ghoulam, avrà la possibilità di ruotare ancor meglio gli uomini, raggiungendo il risultato senza costringere troppi big a restare con il fiato corto.

Il prossimo appuntamento europeo e per il 30 settembre, quando al Maradona il Napoli ospiterà lo Spartak Mosca, sconfitto in casa negli ultimi minuti di partita dal Legia Varsavia, ora primo nel girone.  

Prima però, l’impegno più vicino e’ la gara di campionato al Friuli, contro una Udinese reduce dalla vittoria in trasferta sul campo dello Spezia.

Vincere significherebbe mantenere il punteggio pieno, distanziare una tra Milan e Juventus, che hanno lo scontro diretto, e, soprattutto, continuare a costruire il sogno…

*Scrittore, tifoso del Napoli

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