Conference. Roma sul velluto: manita al Cska Sofia

Nella foto: Pellegrini esulta (Foto Gino Mancini)

Massimo Ciccognani

La Conference League della Roma inizia col piede giusto. Vittoria netta sul Cska Sofia e primi tre punti nel girone. La Roma cambia interpreti, ma non il gioco e fa la partita. Una disattenzione iniziale regala il vantaggio al Cska con Carey. La ribaltano prima una perla di Lorenzo Pellegrini poi, un altro tiro a giro di El Shaarawy. Nella ripresa terzo gol e doppietta per il capitano giallorosso. La Roma dilaga e nel finale arrotonda il punteggio, prima con Mancini poi con il subentrato Abraham. Sesta vittoria di fila nell’era Mourinho. Nell’altra partita del girone, vittoria netta (3-1) del Bodo/Glimt sul Zorya Lugansk.

Mourinho ne cambia sette

Rispetto alla gara con il Sassuolo, Mourinho lascia a riposo Mkhitaryan, Zaniolo, Veretout, Cristante, Abraham, Viña e Ibanez. Dietro, davanti a Rui Patricio, coppia centrale Mancini-Smallong, con Karsdorp a destra e Calafiori a sinistra. Doppio centrale in mezzo con Villar e Diawara. Davanti terminale offensiva l’ex Genoa Shomurodov, alle sue spalle il capitano Lorenzo Pellegrini con ai lati Carles Perez ed El Shaarawy. Gioca con il 4-4-2 la formazione bulgara di Mladenov che si presenta all’Olimpico con i giocatori contati. Occhio a Carey, attaccante veloce, in mezzo Lam e Muhan. Dietro Busatto tra i pali.

Disattenzione difensiva, Cska avanti

La Roma fa la partita, solito possesso palla in attesa di cercare l’imbucata vincente. La trovano invece gli ospiti, raccolti ma pronti a ripartire in rapidi contropiedi. E così al primo affondo, bulgari avanti. Distratta la Roma sulla palla messa in mezzo da Wildschut che va sul fondo senza trovare resistenza, palla in mezzo per Carey con l’irlandese che vince un contrasto e poi scarica un sinistro che si infila sotto l’incrocio. La Roma non si scompone e riprende il suo gioco. El Shaarawy salta indisturbato sul secondo palo, palla di poco alta sopra la trasversale. Cerca di mettersi in vetrina Villar che verticalizza immediatamente per El Shaarawy, chiuso al momento della conclusione. I ritmi non sono altissimi, ma la Roma continua a tenere il campo con autorevolezza. Shomurodov ruba un pallone e vola verso la porta di Busatto, destro a incrociare sul palo più lontano, il portiere bulgaro salva in angolo.

Perla di Pellegrini, poi El Shaarawy si ripete: partita ribaltata

La Roma insiste, fa gioco, illuminata dalle giocate del suo capitano che va a recuperare palla in mezzo al campo, apre dalla parte opposta per Karsdorp e si fa trovare pronto a raccogliere il suggerimento al limite. Controllo, osserva il piazzamento del portiere e lo fa secco con un tiro a giro morbido. Calma e naturalezza, doti non per tutti. Parità all’Olimpico. La Roma gioca in scioltezza, il Cska soffre e fa fatica ad uscire. Sessantacinque percento di possesso per la Roma che completa la rimonta a sette dall’intervallo. La firma è di El Shaarawy che raccoglie l’invito di un tenace Shomurodov al limite, controllo e ancora un destro a giro sul primo palo. Palla nell’angolino e Roma avanti: 2-1. Shomurodov avrebbe pure la palla del 3-1, ma si allunga troppo il pallone sull’invito di Pellegrini.

Tris Pellegrini: doppietta per il capitano

Fuori Karsdorp, dentro Ibanez nella Roma al rientro dagli spogliatoi. Avvio di ripresa complicato per i giallorossi. Differenza di valori in campo evidente, ma il Cska ci mette temperamento e grinta e non molla. I bulgari aumentano i giri del motore e Mourinho, rimodula il centrocampo. Fuori Diawara e Villar, dentro i titolari Cristante e Veretout. Vuole chiuderla la Roma per evitare rischi e risparmiare energie in vista di Verona. Detto e fatto. E all’ora di gioco, la Roma cala il tris, ancora con Pellegrini: Calafiori sfonda a sinistra e mette a rimorchio per il capitano che la tocca in modo “sporco” ingannando Busatto: 3-1.

Mancini e Abraham: manita giallorossa

A quindi dalla fine, finisce la partita di Pellegrini, ovazione per lui all’uscita dal campo (fascia al braccio di Mancini), dentro Tammy Abraham con Mourinho voglioso di provarlo in coppia con l’Uzbeco. Dentro anche Kumbulla per Calafiori. I bulgari restano in dieci: doppia ammonizione per Wildschut che stende Perez, prende il secondo giallo e guadagna con dieci minuti di anticipo la via degli spogliatoi. E la Roma ci mette un battito di ciglia per calare il poker. Lo firma Mancini dopo che una conclusione di Smalling si era infranta sul palo. Per il numero 23 gioco da ragazzi metterla dentro. Shomurodov, gran destro dal limite, palo pieno. L’ex Genoa è ispirato, mette una palla nello spazio dove si avventa Abraham che con lo scavetto supera Busatto: 5-1. Fine dei giochi. Vince la Roma (sesta di fila) la prima di Conference. Con la forza dei nervi distesi. Ora testa al campionato.

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