Nella notte di Maradona, il Napoli travolge la Roma

Francesco Raiola

Travolgente il Napoli nella serata della consacrazione del San Paolo a Diego Armando Maradona. Crolla la Roma sotto i colpi degli azzurri, che stendono i giallorossi per quattro reti a zero che onorano al meglio il più forte numero 10 di tutti i tempi. La sblocca Lorenzo Insigne proprio su calcio di punizione nella stessa porta in cui Diego trafisse Tacconi nel 1985, poi tocca a Fabiàn Ruiz, Mertens e Politano allargare il vantaggio nella ripresa. Brutto passo indietro per la Roma alla prima sconfitta stagionale.

Ondata di emozioni prima e durante e dopo il match allo stadio Maradona. Toccante il tributo di Bruno Conti che, nel primo pomeriggio, a capo di una delegazione della Roma si è recato ai Quartieri Spagnoli dove è esposto il Murales di Diego divenuto ormai un memoriale. Il campione del Mondo ha deposto una corona di fiori rappresentanti il numero 10 e si è inginocchiato di fronte all’immagine di Maradona. Stesso omaggio lo ha fatto il vecchio Presidente del Napoli Corrado Ferlaino, ultraottantenne, che da solo nel pomeriggio, in lacrime, ha salutato Diego. Emozionante gli striscioni presenti nelle Curve dedicate a Maradona con Insigne che nel riscaldamento ha deposto due mazzi di fiori , mentre il Napoli è sceso in campo con una maglia storica in omaggio all’Argentina, con strisce bianco azzurre, con i giocatori napoletani tutti con il numero 10 che per l’ultima volta verrà sfoggiato in quello che fu lo Stadio San Paolo.

Formazioni con qualche variazione rispetto alla vigilia per Gattuso e Fonseca. Ancora Meret fra i pali, con Di Lorenzo e Mario Rui esterni, coppia Koulibaly e Manolas, mentre a centrocampo Demme prende il posto di Bakayoko insieme a Fabiàn Ruiz, con Zielinski jolly sulla trequarti dietro Mertens, con Lozano e Insigne esterni alti. Solita difesa a 3 per Fonseca, che schiera Mirante fra i pali, linea a tre con Mancini, Cristante e Ibanez, esterni Karsdrop e Spinazzola, con Veretout e Pellegrini in mediana, Pedro e Mkhitaryan dietro il rientrante Dzeko.

Prima fase di studio tra le due squadre con ritmi abbastanza lenti con la Roma che mantiene un possesso palla sterile senza creare occasioni di sorta. Prova anche il Napoli a venire fuori con le sortite di Lozano e Zielinski che procurano qualche grattacapo alla difesa giallorossa, ma che causano solo una serie di corner infruttuosi per la squadra di Gattuso. Ammonito alla mezz’ora Ibanez che trattiene Mertens al limite dell’area di rigore. Sul successivo calcio di punizione arriva la perla del capitano, Lorenzo Insigne, che con una traiettoria “quasi maradoniana” la mette sul primo palo e batte Mirante. Arriva subito la dedica a Diego con Insigne che alza lo sguardo al cielo esibendo la maglia numero 10. Prova a reagire subito la Roma rabbiosamente con Mkhitaryan e Dzeko, con l’armeno che procura il giallo a Di Lorenzo. Occasione in mischia per Cristante ma che conclude alto. Replica il Napoli con Lozano con una bella percussione dalla destra ma la sua conclusione è deviata in corner da Mancini. Tegola per Fonseca che perde proprio Mancini per un problema muscolare: al suo posto entra Juan Jesus. Occasione per il raddoppio per Mertens, servito alla perfezione da Zielinski, ma stavolta si rifà Mirante che salva la Roma. Ultima occasione del primo tempo che si chiude con il Napoli meritatamente in vantaggio.

Costretto ad un nuovo cambio Fonseca nell’intervallo: fuori Veretout per un problema muscolare al quadricipite, dentro lo spagnolo Villar. Prima occasione ancora del Napoli con Lozano che servito alla perfezione da Mertens spreca tirando addosso a Mirante invece di servire Zielinski tutto solo sulla linea di porta, che si infuria contro il messicano. Roma che però, complice un Napoli più attendista, prende fiducia e prova ad alzare i ritmi ma senza però creare occasioni particolari dalle parti di Meret e nel momento migliore degli uomini di Fonseca arriva il raddoppio azzurro. Azione di ripartenza ben orchestrata da Mario Rui e Insigne conclusa con un colpo in buca d’angolo di Fabiàn Ruiz dal limite dell’area con Mirante immobile. Primo cambio subito dopo il gol nel Napoli con Politano al posto di Lozano, mentre nella Roma esce un Dzeko impresentabile per Carles Perez. Pericoloso proprio lo spagnolo con una conclusione ribattuta da Mario Rui in angolo. Ammonito anche Cristante nelle fila giallorosse, mentre Gattuso sostituisce un ottimo Zielinski per Elmas. A dieci minuti dalla fine cambia ancora Fonseca con Borja Mayoral per Pellegrini tentando il tutto per tutto. Ma è ancora il Napoli a trovare il gol subito dopo, con Elmas che prova la conclusione da fuori, male Mirante che respinge centrale e Mertens ribadisce in rete per il 3-0 partenopeo. Minuti finali per Lobotka e Petagna al posto di Demme e Mertens. Ma il Napoli è scatenato e arriva anche la quarterna con Politano che ruba palla e scarta anche Mirante allargando a dismisura il vantaggio sulla Roma.

Si rilancia così il Napoli che aggancia così la stessa Roma e la Juventus al terzo posto, ritrovando gioia e goal in una serata magica. Ritrovati anche quegli equilibri tattici che sembravano persi nelle ultime giornate. Male la Roma, che forse rischia schierando un Dzeko in evidente ritardo fisico dopo la sosta forzata per Covid, sfortunata anche per gli infortuni di Mancini e Veretout, non impensierisce mai Meret. Migliori in campo nel Napoli Zielinski e Demme.

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