Bologna e Cagliari, emozioni di metà classifica

Robert Vignola

Tra Bologna e Cagliari, in un forno a microonde, lievita un pareggio: è gara maschia, a suo modo spettacolare. Che viene decisa da acuti a strettissimo ridosso dell’intervallo: un suggello a una partita infaticabile il gol di Barrow, un acuto in una giornata opaca quello di Simeone. Padroni di casa più intraprendenti ma risultato giusto anche se poco funzionale alle residue ambizioni dei due club.

Cronaca: Nainggolan al 7′ libera un destro dalla lunga distanza che sfiora il palo. Più velleitario il Bologna, che non sfrutta due punizioni da buona posizione (Barrow, Orsolini) e prima del 20′ ha già Schouten e Tomiyasu sul tabellino come ammoniti. Zenga perde Ceppitelli per infortunio (dentro Lykogiannis), vede Carboni ammonito e al 28′ trema: deliziosa imbeccata di Barrow per Palacio, Cragno chiude in angolo. Il match sale di tono, al 34′ si scuote dal torpore Soriano: diagonale di poco al lato. I sardi reagiscono comunque con Rog: il traversone attraversa tutto lo specchio della porta prima di perdersi sul fondo. Clamorosa l’occasione del 39′: Medel scambia con Orsolini e pesca Palacio in area, la deviazione aerea bacia la traversa. Dall’altra parte si vede Joao Pedro: il rasoterra è facile preda di Skorupski. Nel finale il Cagliari sbanda e all’ennesima percussione di uno scatenato Barrow crolla: l’equilibrio si rompe al 48′, giusto 40 secondi del riposo.

Ripresa e il pari sardo è speculare: 40 secondi e Nainggolan taglia la difesa trovando il fin là impalpabile Simeone libero di insaccare. Reazione felsinea che si materializza al 7′: Palacio lavora un bel pallone e Barrow, sul secondo palo, non ci arriva. Le squadre si battono colpo su colpo, pallone perso da Schouten e Joao Pedro impegna duramente Skorupski. Calcio d’angolo e ripartenza fulminea del Bologna: diagonale dell’ex atalantino con Cragno che deve faticare. Piovono tegole su Zenga che vede Pellegrini ammonito (salterà la prossima gara) e Walukiewicz infortunato (entra Pisacane), ma recrimina per Joao Pedro che devia troppo centralmente su palla inattiva. L’afa emiliana comincia a fare effetto, a 20′ dalla fine fuori Palacio, Schouten e Dijks e dentro Sansone, Dominguez e Krejcì per Mihajlovic. Barrow manca il raddoppio su bella imbeccata di Soriano al 27′. Zenga si affida a Ionita per sostituire Pellegrini. La geometria Dominguez-Sansone manda Barrow in area avversaria ma il sinistro è impreciso. Siamo ormai agli sgoccioli quando Sansone si allunga troppo il pallone, emblema del match agli sgoccioli. Svanberg manda al 90′ un sontuoso Medel alla meritata doccia, sei minuti di recupero dopo, lo raggiungono tutti gli altri. Con l’Europa un po’ più lontana, sullo sfondo.

error: Il contenuto è protetto !!
P