Il ministro Spadafora frena: “La ripresa del calcio non è certa”

Nella foto: Stadio Olimpico (Foto Gino Mancini)

Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha parlato a Tg2 Post su Rai2 soffermandosi sulla possibile ripartenza della Serie A e più in generale del mondo legato allo sport: “Lo sport non è solo calcio e il calcio non è solo Serie A, anche se è vero che è un’industria importante. Mercoledì ci sarà l’incontro con la FIGC, che presenterà nel dettaglio un protocollo studiato prevalentemente per gli allenamenti. Lo analizzeremo insieme. Oggi però non mi sento di dare per certa né la ripresa del campionato nè quella degli allenamenti il 4 maggio. La riduzione degli altissimi stipendi della Serie A? Non entro nel valore etico dei compensi. Il mondo del calcio, della Serie A, vive in maniera diversa rispetto al resto degli sport e al resto degli italiani. Ogni società sta trattando autonomamente coi propri giocatori. Inevitabilmente, e speriamo il prima possibile, il calcio deve riprendere. Ma oggi non si può dare per certa nessuna riapertura se prima non esistono le giuste condizioni per il paese. Il 4 maggio il paese, piano piano, inizierà a ripartire. Dobbiamo capire che anche se il calcio fa ripartire gli allenamenti, automaticamente non è detto che riprendano anche le partite. Io valuterò con grande attenzione la ripresa degli allenamenti, il mio auspicio è che si possa riprendere. Ma ripartire con gli allenamenti non significa per forza ripartire con il campionato. In caso di ripartenza, possibilità di vedere le partite in chiaro? Quando ho provato a fare questa cosa in passato ho avuto un confronto a dir poco acceso, che non è mai ripartito, con l’ad di Sky e col presidente di Lega Dal Pino. Il tema è spinoso. In base a ciò che succederà, questa volta prenderemo in seria considerazione ogni opportunità, fra cui questa delle partite in chiaro. C’è da fare ordine fra lega, presidenti, sky, società e non è sempre semplice. Piscine, palestre e tutte gli altri luoghi in cui si fa sport? Ricevo molte richieste che vanno in tal senso. A me interessa che riparta tutto il mondo dello sport. Il calcio ha valore economico e sociale, ma dobbiamo pensare ad una riapertura anche per tutti questi altri mondi. Dalla prossima settimana riusciremo a mandare sui conti correnti dei collaboratori sportivi che hanno fatto richiesta il bonus da 600 euro. Inoltre, dalla prossima settimana, sarà attivo un fondo di 100 milioni di finanziamento per andare incontro a federazioni e società dilettantistiche, per non far fallire centri sportivi, piscine e altre strutture sul territorio.
Lo stop alle Olimpiadi? Il Cio è stato costretto a rinviare. Se si sono rinviati i Giochi Olimpici, vuol dire che ogni altra cosa che possa preservare la salute deve essere presa in considerazione. Spero che tanti milioni di italiani possano tornare presto a fare attività motoria, non solo i calciatori di Serie A”.