Buona solo la vittoria, ma la squadra è ancora malata

Stefano Sale *

La Roma continua sulla stessa falsariga di questo momento di inizio anno. Anche in Europa. Non fosse per il risultato di vittoria striminzita, che ci fa respirare. Ma anche graziati da un avversario poco sveglio, che ti perdona diverse volte sotto porta.  Per il resto, tanta pochezza. Squadra scombinata ancora una volta da un allenatore nel pallone, che ormai si affida al turnover, mescolando le carte, sperando di ritrovare una quadra. Addirittura si sbaglia pure il cambio dalla panchina, si cercava di cambiare quel Carlos Perez, bella nota positiva della partita. autore del gol e unico ad inventare sempre qualcosa. Putroppo comunque la musica non cambia. Difesa in grande affanno, paura nel giocare la palle, errori banali in appoggio, buchi spaventosi quando l’avversario riparte. In attacco non si crea uno straccio di occasione, poche giocate dalla trequarti e poco incisivi dalle fasce.  Molto male ancora Pellegrini e Kolarov. A centrocampo, l’ago della bilancia, che regola le due fasi, dove manca filtro e un metronomo. Era importante vincere, dice Fonseca. Ma una squadra con più qualità ti avrebbe trafitto anche stasera. A Gent saranno ancora più aggressivi, quindi ci sarà da soffrire molto per passare il turno. Intanto col Lecce domenica ci sarà da battagliare.  Squadra ostica. E con questa Roma di adesso non si può stare tranquilli con nessuno. Speriamo bene. Forza Roma.

* Roma club Dublino, tifoso Roma