Io tifo Roma. “Come lo scorso anno, aggrappati alla speranza di rinascita”

Giallorossi a testa bassa al novantesimo

Stefano Sale *

La Roma non guarisce. Anzi.  Dopo Cagliari pensavamo di vedere altro, almeno sotto il punto di vista della concentrazione. Edd invece anche in Europa –  dove la Roma ha fatto bene finora – la squadra dimostra poca fame e subisce un altra sconfitta anche a Plzen. La qualificazione già in tasca non può essere un attenuante.  C’erano il palio l’orgoglio di una squadra verso una città,  mettere a tacere momentanemente le polemiche e e soprattutto 2 milioni e mezzo di euro per l’eventuale vittoria. Niente. Non abbiamo visto nulla.  Solo giocatori svogliati, un gruppo poco affiatato e senza spirito combattivo. Giocatori che non si parlano in campo, chissà fuori.  Olsen non è stato soccorso dai compagni a Cagliari claudicante in terra. Il greco Manolas ieri si è presentato davanti ai tifosi inferociti dopo il fischio finale mettendoci almeno la faccia, mentre gli altri facevano i vaghi in campo per poi guadagnare gli spogliatoi velocemente, incluso il “Romano-Capitano” Florenzi. Di Francesco ha le sue responsabilità, in fondo è compito suo motivare la truppa e farla rendere in campo.  Temiamo che abbia lui perso le ultime speranze.  Le interviste post-partita del tecnico e sopratutto di Manolas fanno intendere che il gruppo non c’è.  Invece vogliamo continuare a sperare noi.  L’anno scorso tra novembre e dicembre la Roma era in crisi come adesso, una crisi nera, la gente chiedeva la testa di Eusebio, di Dzeko e company.  Poi a gennaio la rinascita, le imprese con Chelsea e Barcellona, la semifinale col Liverpool e la rincorsa in campionato culminato col terzo posto. Voglio essere ottimista e pensare che tutto si aggiusterà anche stavolta.  Genoa, Juve, Sassuolo, Parma e Torino.  Almeno 12 punti.  Ultimo treno. Per tutti.

* Roma Club Dublino, tifoso Roma