Simone Dell’Uomo
Come in un film, come in un horror che improvvisamente diventa una produzione a lieto fine. Dopo un primo tempo deludente, stregato, contraddistinto da incubi, fischi e musi lunghi, Mourinho ribalta il Newcastle e conquista forse 3 dei suoi punti più importanti dell’intera carriera. Subito Kennedy e Muto a gelare Old Trafford, Matic inguardabile, Rashford impalpabile. All’intervallo strigliata di Mourinho, le ultime speranze, le ultime grida di uno Special One ad un passo dal baratro. Dentro Mata e Sanchez: lo spagnolo apre la rimonta con un gioiello su punizione, si sveglia Martial che dialoga con Pogba e trova il 2-2, completa la rimonta Alexis che di testa beffa la retroguardia del Toon e fa esplodere l’Old Trafford. La rimonta più bella per Mou, una rimonta all’interno di uno stadio mitologico che per una sera ha riassaporato le epocali serata del quarto di secolo chiamato Sir Alex Ferguson. Mourinho riavvia la sua stagione, adesso la panchina torna ad essere tutta sua. Il calcio è questo: un’ora fa sembrava esonerato, adesso insostituibile. Per Benitez, invece, un ultimo posto dolorosissimo: altri punti buttati, la sosta incombe, attenzione alla sua, questa sì, panchina traballante. Tre punti importanti anche per il Tottenham che riscatta la deludente campagna europea e trova la terza vittoria consecutiva in campionato. Battuto 1-0 il Cardiff a Wembley grazie ad un gol in mischia dopo pochi minuti firmato dal roccioso Eric Dier. Gli Spurs non riescono a chiudere la partita malgrado l’uomo in più e manifestano le stesse storiche disattenzioni difensive, ma la qualità del Cardiff è da Championship e Pochettino può tirare un sospiro di sollievo. In virtù della magra vittoria odierna il Tottenham accorcia in vetta: domani Sarri a Southampton e grande sfida Liverpool-Manchester City.