Domenica Spal-Inter chiuderà il programma dell’ottava giornata di campionato. I nerazzurri reduci dalla vittoria olandese in Champions League, si presentano al “nuovo” Paolo Mazza con in testa un obiettivo chiaro e delineato: vincere per dare continuità ai risultati e al gioco. Icardi e compagni con in tasca cinque vittorie consecutive hanno fatto vedere seppur a sprazzi, miglioramenti dal punto di vista dell’impostazione della manovra e del dinamismo del palleggio. Vista la forza della Juve e l’entusiasmo del Napoli, sarà importante non commettere errori per non perdere la scia. L’ostacolo Spal è però tutt’altro che agevole da superare. La squadra di Semplici protagonista di un avvio sprint, ha perso però terreno nelle ultime partite. Quale occasione migliore quindi per una reazione soprattutto di fronte al proprio pubblico? Da aggiungere che i bianco azzurri hanno spesso messo in difficoltà le big al Paolo Mazza, basti pensare al pareggio dello scorso anno contro la Juventus. Spalletti alla vigilia è stato diretto. “Siamo pronti mentalmente per la partita contro la Spal. Completiamo questo ciclo nel migliore dei modi prima della sosta. Dobbiamo sentire la musica della Champions anche domani. Quando si è all’Inter ogni partita è un esame. La gara contro il Psv non deve farci stare tranquilli ma ci deve spingere a migliorare sempre di più le nostre prestazioni. Abbiamo fatto partite importanti, l’equilibrio proposto ci ha permesso di recuperare lo svantaggio. Come ho detto in altre circostanze, attenzione e disponibilità sono gli elementi essenziali. Tutti devono farsi trovare pronti. La società ha lavorato per una rosa di questo genere e noi dobbiamo sfruttarla al massimo. Se è scattato l’interruttore dopo la sconfitta contro il Parma? Contro il Parma abbiamo fatto una buona partita. E’ vero dovevamo attaccare maggiormente la loro difesa ma non abbiamo rischiato nulla. Un episodio non può mandarci in confusione, per questo la differenza con le altre partite è stata la consapevolezza nei nostri mezzi. Ci abbiamo creduto davvero”. Ha poi concluso: “Fino a quando le nostre vittorie faranno notizia significa che non siamo quelli che vogliamo essere. Alla Juventus vincere è la normalità, noi dobbiamo raggiungere quegli standard. Chi mi ha stupito? Rispondo Borja Valero. Un giocatore della sua esperienza che sta fuori per 4-5 partite e poi entra in quel modo è ammirevole ed è un esempio per tutti”.