Massimo Ciccognani
Anche i ricchi piangono, figurarsi il club più titolato al mondo che in estate ha visto partiore Carlo Ancelotti per abbracciare Xabi Alonso, il “guru” di Leverkusen, al quale Florentino Perez ha chiesto di tornare nuovamente in alto. Ma la situazione a Madrid è decisamente complicata. In Liga, i Blancos sono passati dal +5 sul Barcellona, al -4 nel giro di poche settimane. L’ultima sconfitta, quella del Bernabeu contro il Celta Vigo, ha lasciato il segno, tanto da indurre la dirigenza madridista a radunarsi attorno ad un tavolo per decidere il futuro. Ovviamente quello dell’allenatore che non è più saldo in panchina. Per Xabi potrebbe essere decisiva la sfida di mercoledì in Champions contro il Manchester City. In Spagna non si parla d’altro e secondo i maggiori quotidiani, se Alonso dovesse fallire contro Guardiola, inevitabilmente scatterebbe l’esonero. Per questo a Madrid si aspettano una reazione immediata, altrimenti Xabi Alonso potrà dire addio con anticipo alla sua avventura sulla panchina del Real. Il tecnico si è detto arrabbiato per quanto accaduto contro il Celta, ma allontana l’esonero. “Siamo tutti uniti. Le sconfitte fanno male, ma dobbiamo guardare avanti. Mercoledì arriva la Champions e dobbiamo mostrare un’altra faccia. Mi gioco il posto? È una partita da tre punti”.
Sono tante le cose che si rimproverano al tecnico. La mancanza di gioco e identità, gli screzi con alcuni senatori, il caso Vinicius, oltre quello legato a Endrick che avrebbe dovuto esplodere in questa stagione, ma che finora ha visto il campo solo per pochi minuti. Tanti casi che a Madrid non sono intenzionati a sopportare. Soprattutto quando a mancare sono i risultati.






