CHAMPIONS LEAGUE

Supplementi di gloria: Frattesi porta l’Inter in finale

Battuto il Barcellona al termine di una partita infinita (4-3)

Nella foto: l'esultanza di Davide Frattesi (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Massimo Ciccognani

A Monaco ci va l’Inter. E’ finale. Battuto il Barcellona (4-3) ai tempi supplementari al termine di una partita infinita, bellissima, spot per il calcio sotto gli occhi del presidente Uefa Ceferin. Inter sul 2-0 all’intervallo con Lautaro e il rigore di Calhanoglu. Il Barcellona mette la freccia nella ripresa con Garcia, Olmo e Raphinha, ma all’ultimo respiro Acerbi la porta ai supplementari. La risolve Frattesi con un mancino baciato da Dio a spingere l’Inter in finale di Champions e attendere la vincente di Psg-Arsenal. Ma intanto la prima squadra a fare le valige per Monaco ha i colori nerazzurri. Ed è l’Inter di Simone Inzaghi.

Le scelte Nell’Inter (3-5-2), c’è Lautaro Martinez che recupera dall’infortunio e parte titolare accanto a Thuram. Per il resto nerazzurri con i titolarissimi, Bisseck, Acerbi e Bastoni davanti a Sommer. Dumfries e Dimarco quinti di centrocampo, in mezzo Calhanoglu, Barella e Mkhitaryan. Nel Barcellona, Flick (4-2-3-1) recupera Lewandowski ma solo per la panchina. La formazione è la stessa della gara di andata, con la sola variante di Eric Garcia al posto dell’infortunato Koundè. Davanti c’è Ferrran Torres, alle sue spalle Lamine Yamal, Dani Olmo e Raphinha. Gli intermedi sono De Jong e Pedri. Tra i pali Szczesny, davanti a lui, Eric García, Cubarsì, Iñigo Martinez e Martin. Al Meazza fischia il polacco Marciniak.

Lautaro stellare Il capitano è tanto nella notte più importante: firma il vantaggio, si procura il rigore del raddoppio e fa volare l’Inter all’intervallo: 2-0. Il Barça rispetto all’andata gioca più attento, ma senza rinunciare ad una difesa altissima. Pressing alto dei blaugrana ma quando l’Inter spinge spaventa la coraggiosissima difesa catalana. I nerazzurri fanno la partita sugli esterni e da una veloce ripartenza nasce il vantaggio. Dimarco soffia la palla a Dani Olmo e apre per Dumfries che serve il classico cioccolatino per Lautaro che a porta vuota fa secco Szczesny. Il Barça alza il baricentro, il ritmo diventa vertiginoso, ma i blaugrana non graffiano Lo fa invece l’Inter in controgioco: prima con Mkhitaryan, sfortunato, poi allo scadere arriva il raddoppio. Lautaro va via in campo aperto, Cubarsi lo stende, Marciniack viene richiamato dal var e indica il dischetto: freddo Calhanoglu: 2-0.

La riprendono Garcia ed Olmo Parte forte il Barcellona che deve accelerare i tempi, e dopo il gol annullato ad Acerbi per fuorigioco, la riapre con Eric Garcia che col piattone la piazza sotto la traversa. Carlos Augusto rileva Dimarco mentre la partita si apre e ci vuole un mostruoso Sommer per negare il pari al Barcellona ad Eric Garcia che a porta spalancata poteva fare decisamente meglio. L’Inter chi chiude, il Barcellona spinge e in un battito di ciglia trova il pari con Dani Olmo che raccoglie un centro dalla sinistra e di testa da secco Sommer: 2-2.

Partita infinita Bisseck perde un pallone velonoso e per poco il Barcellona non ne approfitta con Ferran Torres che scivola sul più bello. L’Inter si salva dopo un intervento di Mkhitaryan su Yamal. Marciniak indica il dischetto, il Var lo corregge: fallo di pochi centimetri fuori, quindi è solo punizione dal limite. Ma il Barcellona attacca ventre a terra. Fuori Lautaro e Bisseck, dentro Taremi e Darmian nell’Inter che fatica ad uscire. Baricentro altissimo dei blaugrana che difendono sulla linea di centrocampo. Fuori Martinez dentro Araujo nel Barcellona. Sommer si rifugia in angolo su una conclusione improvvisa di Yamal. Fuori Mkhitaryan e Calhanoglu, dentro Frattesi e Zielinski per Inzaghi. Ma la palla continua ad averla sempre il Barcellona. Fermin Lopez per Olmo, con i blaugrana che continuano a spingere alla ricerca del gol partita. Che arriva a tre dalla fine con Raphinha che dalla sinistra calcia a botta sicura, Sommer respinge come può, palla che rimane nella disponibilità di Raphinha che al secondo tentativo infila l’angolino: 3-2 Barcellona. Si rive dopo la lunga assenza Lewandowski che Flick manda in campo per tenere palla là davanti. Inter che prova l’ultimo assalto. Cinque di recupero, Yamal centra in pieno la base del palo su una veloce ripartenza. L’Inter spinge con la forza della disperazione, Dumfries vince un rimpallo sulla destra e mette in mezzo con Acerbi che anticipa tutti e firma il 3-3, come a Barcellona. Incredibile a San Siro, Yamal prova l’ultima giocata, Sommer si accartoccia e finisce qui. Si va ai supplementari.

Decide Frattesi Le emozioni non sono finite, Thuram lavora un bel pallone a destra, in mezzo Taremi fa da sponda per Frattesi che dopo una prima finta converge e di mancino a giro fredda Szczesny. Inter di nuovo avanti nel primo over time. Dumfries non ce la fa più, dentro De Vrji. Ancora il portiere polacco a salvare su Frattesi, ma non c’è un attimo di tregua con il Barcellona a produrre il massimo sforzo, Inter a difendersi. Immenso Sommer nel chiudere in angolo una conclusione velenosa di Yamal. Barcellona a testa bassa, ma non basta, l’Inter regge benissimo e al fischio finale di Marciniak alza le braccia al cielo di Milano. E’ finale. E non poteva esserci epilogo migliore.