Errore a caro prezzo

Stefano Sale *

Vacanze romane. Ora prolungate oltremodo. Il campione del mondo Hummels, tra i migliori difensori degli ultimi 10 anni pare arrivato al capolinea.  Errore molto superficiale, madornale, imperdonabile. Molto peggio del retropassaggio di Karsdop col Leverkusen un paio d’anni fa. Una assurdità incomprensibile che ci impicca la partita. Forse anche un doppio errore, visto che poi il tedesco cerca di riparare ma abbatte rovinosamente sull’avversario, in fuga verso la porta. Ma poi c’è anche la mano dell’arbitro. Una giurisprudenza calcistica basata sull’interpretazione.  I parametri sono la distanza dalla porta, la direzione della palla, e l’intensità dell’intervento. Hummels arriva sul pallone che si dirige verso l’esterno, con Mancini che potrebbe recuperare a 50 metri dalla porta. Un giudizio severo, forse da cartellino arancione, e Var assente. Con Ranieri allineato alla decisione del direttore di gara. 

A questo punto inizia un altra partita. Saltano tutti gli schemi. Nonostante tutto la squadra regge botta per tutto il primo tempo, senza sbragare con 80 minuti in dieci uomini. Poi l’autogol sfortunato che arriva con solo 30 secondi da giocare. Tutti gli episodi hanno girato contro. Dal tacco di Angeliño alla schiena di N’Dicka al palo di Cristante.  Formazione sbagliata, forse. Col senno di poi è facile ma qualche decisione di Ranieri non mi ha convinto. Konè fa 90 minuti in panchina, quasi inspiegabile, anche se Paredes e Cristante hanno fatto una buona partita, come anche Baldanzi. Chi è andato male è Dybala, meno reattivo del solito. Molto male sicuramente Dovbyk, un oggetto misterioso, non corre, non lotta e non gioca con la squadra. Al contrario, Shomurdov entra carico e subito mette un po di pressione. Cosi come per Salaemakers e Pisilli, Soulè ed El Sharaawy che hanno cambiato subito il passo. Magari andava messa una formazione simileper ripartire. Ma alla fine poteva anche non bastare. Sta di fatto: Partita regalata servita su un piatto d’argento. Ma a parità di uomini vincevamo noi. Il Bilbao non è squadra irresistibile, a parte i fratelli Williams, ma passano loro ai quarti.  Ne prendiamo atto. Ma non ci rassegnamo.  Ora testa al Cagliari. Daje Roma.

*Roma Club Dublino, tifoso Roma