Avanti tutta, nel nome di Roma

Stefano Sale *

Delirio all’Olimpico. La Roma vince il primo round al fotofinish con tanto di shock per la revisione del Var. Il gol sensazionale di Shomurodov è l’ultima azione della partita che manda in tilt tutto lo stadio, poi il fiato sospeso per un check inaspettato. Annullarlo sarebbe stato un ingiusto colpo al cuore per tutto quello che era stato, per il presente ed il futuro. Una cornice di stadio che ha ricordato il 17 Giugno 2001, con la conquista dello scudetto. Un mare di bandiere giallorosse da grande emozioni che ha fatto il giro del mondo. Uno spettacolo unico nel calcio Europeo. Serviva una giustizia divina. Non poteva andare diversamente. E così è stato. Nessuna infrazione di gioco, gol confermato, l’Olimpico riesplode. Finisce 2 a 1 per noi una partita gagliarda contro una squadra molto forte e ben organizzata. La formazione messa in campo da Ranieri è sorprendente, in campo Pisilli, Baldanzi e Rensch, fuori gente come Konè e Saelamakers. Si comincia in sordina, lasciamo il pallino agli avversari, per poi giocarsela alla pari prendendo più campo. Nel secondo tempo il gol preso subito a freddo non ha intaccato minimente,  tanta la voglia in campo. Almeno due chance clamorose fallite per passare in vantaggio nel primo tempo ed altre due per pareggiare i conti. Poi la solita magia di Angeliño che di destro rimette le cose apposto. Fino al delirio finale col gol vittoria. L’Athletic è squadra vera che palleggia bene, pericolosa fino all’espulsione del suo difensore. Da sottolineare una prova eccezionale di Celik che annulla Nico Williams. Difende, attacca, crea e salva gol. Una prestazione sontuosa. Ma anche tutti gli altri hanno fatto molto bene. Paulo Dybala senza voto. Gioca a destra, a sinistra, al centro, corre, recupera, crea scompiglio dappertutto, è in una forma strepitosa. Capitolo Dobvyk. Una prima punta ma non incide molto in fase di finalizzazione, ma quando la squadra era lunga, anche se ha lavorato molto per aprire gli spazi sulle ripartenze. Shomurodov è l’uomo giusto al posto giusto, Ranieri chiama e lui risponde, funzionale al gioco di squadra e di sponda, incisivo quando serve anche fase di attacco. Finale dedicato a Claudio Ranieri, un signore con 50 anni di calcio in carriera, ha fatto miracoli sportivi clamorosi, questo è l’ennesimo. Ma non finisce qui. Intanto l’Empoli domenica, per continuare la scalata in campionato. Poi giovedì alla Catedral di Bilbao, un ritorno di fuoco, in palio i quarti di finale. Forza Roma!

*Roma Club Dublino, tifoso Roma