Daniele Oliviero
Questa sera potrà andare a letto sereno Guardiola, che continuerà a guardare i suoi colleghi dall’alto in basso. Nel match di cartello che chiude la nona giornata tra Arsenal e Liverpool finisce 2-2, un risultato amaro per sia per Gunners che Reds, quest’ultimi scippati del primo posto dal City. Dopotutto all’Emirates sono stati 90 minuti fatti di azioni, sorpassi e controsorpassi. A Saka che apre la strada dei marcatori dopo una decina scarsi di minuti, risponde Van Djik. Di nuovo i Gunners passano sopra con Merino prima della fine dei 45, per essere di nuovo rimontati dai Reds con Salah che punge a venti dalla fine. Se la ride Guardiola che rimane stabile al primo posto dopo la vittoria di ieri, e il pari fa arretrare Slot al secondo posto a -1, mentre Arteta addirittura a -5.
Un tempo a testa, un giusto pareggio
Arteta architetta mette in gabbia il suo avversario, con il Liverpool che fatica a costruire e trovare spazi per l’imbucate. I Gunners non ci mettono molto prima di vedere il tabellone illuminare il loro nome, e al giro di lancette numero 9 passano avanti; White vede l’inserimento di Saka, l’esterno aggancia bene e con una sterzata a rientrare sul sinistro mette a sedere Robertson, per poi sparare una fucilata da distanza ravvicinata sul primo palo. Nulla da fare per Kelleher e 1-0 Arsenal. Nonostante la paralisi tattica i Reds riescono a cogliere il momento giusto per riacciuffare il pari. Dopo 10 minuti dal gol di Saka, arriva quello di Van Djik, servito da Luis Diaz che prolunga di testa su corner di Alexander-Arnold. è 1-1, si ricomincia da capo. E i Gunners tornano ad affacciarsi in avanti, aumentano la pericolosità con Havetz che, dopo un mucchio selvaggio in area in qui Martinelli viene tranciato da un doppio intervento molto sospetto, calcia male al volo. Il tedesco ci prova un’altra volta, di nuovo senza inquadrare lo specchio. Ma prima di andare a riposo dal mucchio sbuca Merino che sigla il nuovo vantaggio dei Gunners staccando di testa su punizione. I tifosi però devono aspettare prima di lasciarsi in una scrosciante esultanza arrivata solo dopo un attento controllo del Var, che alla fine convalida il nuovo vantaggio dei Gunners (2-1). Nella ripresa l’allarme difesa dei Gunners torna a risuonare con l’infortunio di Timber che lascia il campo a Kiwior, mentre i Reds fanno entrare forze fresche con Szoboszlai, Gakpo e Tsimikas. Vista la situazione, i Reds guadagnano fiducia e iniziano a pungere sulle fasce con i neoentrati. Gli ospiti rompono definitivamente la gabbia che li imprigionava a dieci dallo scadere con Salah, visto da Nunez in area, che sottomisura centra il nuovo pareggio. L’egiziano trova l’11esimo centro su 17 contro l’Arsenal. I Gunners vedono rosso dalla rabbia, e in maniera disperata cercano il nuovo vantaggio con Jesus, da poco entrato, che ci prova con due occasioni, prima a due passi da Kelleher poi dalla distanza ma senza concretizzare. Finisce 2-2 tra Arsenal e Liverpool, con i padroni che conquistano la prima frazione e gli ospiti la seconda. Match equilibrato che sancisce un giusto pareggio, ma che non fa felice nessuno delle due parti.
Avanti il Chelsea, altra debacle dello United
Ad anticipare il big match della nona ci hanno pensato il Chelsea, tornato vittorioso in casa contro il Newcastle, e lo United, alle prese con il solito inciampo stagionale. Allo Stamford Bridge le Blues superano le Megpies per 2-1 con le reti di Jackson e Palmer, illude per gli ospiti Isak. Sempre a Londra il West Ham fa sprofondare agli inferi lo United 2-1. Si decide tutto nella ripresa, a Summerville risponde Casemiro, e nei minuti finali gli Hammers esultano con Bowen che va a segno su rigore. si rimane ancora nella capitale, dove è andata in scena la terza partita su quattro del giorno, stavolta tra Crystal Palace e Tottenham, con le Glaziers che trionfano grazie a Mateta (1-0)