Francesco Raiola
Vigilia di campionato in casa Napoli che prova di nuovo a riprendere la corsa Champions, ormai lontana 7 punti, dopo la sconfitta con il Milan, che ha raffreddato gli entusiasmi. Mazzarri ritrova quasi tutta la rosa per la sfida di domani con il Genoa, compreso Osimhen, tornato in ritardo solo ieri dalla coppa d’Africa, persa in finale dalla sua Nigeria contro la Costa D’Avorio, ma che sarà probabilmente solo in panchina. Tabelle non ne fa Mazzarri, presente per la consueta conferenza stampa di Castelvolturno: “Pensiamo solo a vincerne più possibili, sono 17 partite importanti da qui alla fine, 15 e due per ora dalla Champions. Ora vediamo chi sta bene, chi rientra dagli infortuni, ma più o meno abbiamo tutti a disposizione e siamo più fiduciosi di fare delle vittorie. Tenteremo di arrivare più in alto possibile, 7 punti sono tanti, relativamente tanti in base a ciò che faremo. Le altre che ci precedono devono venire da noi. Domani ci sono 50mila spettatori, abbiamo un pubblico eccezionale e faremo quello di cui finora non siamo stati capaci”.
Un Napoli multitasking per Mazzarri capace di fare più moduli è un vantaggio: “Ho avuto 2-3 settimane tipo, ho fatto assimilare ai ragazzi 3 moduli, 3-4-3, 4-3-3 già lo conoscevano e 3-5-2, poi tutto il mondo calcistico intorno al Napoli mi avete chiesto di Kvara che ultimamente, ma già nelle ultime dell’anno scorso aveva difficoltà a smarcarsi, perché ci andavano in 3 alla volta. Abbiamo provato ad un cambio posizione, io l’ho fatto con risultati ottimi in casa, è andato bene anche a Milano, è mancato solo il gol, s’è preso un palo e s’è fatto questo e quello. E’ un vantaggio fare 3 moduli e cambiare anche durante la partita. Non vi dico di domani, se avremo bisogno giocheremo in un modo, altrimenti in un altro. Col Milan, a parte il grande errore sul gol, avevamo fatto un’ottima partita. Pensando a tante cose, non avevamo giocato peggio del Milan, s’è preso un palo con Simeone e un altro”.
Osimhen partirà probabilmente dalla panchina: “Bisogna vedere se sta bene… poi ci sono anche i compagni che si sono allenati. Ci sono i viaggi.. dopo i viaggi non è che siamo in forma. Poi lo vedrò dopo e ci parlerò. Osimhen è un fuoriclasse, ma devo rispettare chi si allena tutti i giorni, dorme bene ecc.”. La Champions sembra lontano ma Mazzarri non ha deposto le armi: “Dobbiamo vincere le partite, sperando che non le vincano anche i diretti concorrenti. Mi sembra che il Bologna debba venire qui, l’Atalanta dovrà venire qui, al completo con Elmas e Olivera lì s’è vinto, è possibile vincere di nuovo. E’ possibile fare un risultato eclatante fuori casa quando saremo al completo, quando saremo più bravi in fase offensiva. Con 15 gare da 3 punti in palio ci sono 45 punti in palio, è possibile recuperarli, poi altrimenti dirò non ci siamo riusciti, ma faremo di tutto per provarci con serenità senza fare promesse. Provare non significa riuscirci. Adesso sono concentrato sulla partita di domani, guardo la rosa del Genoa, hanno Malinovskyi, Messias, ha giocatori importanti, due attaccanti uno più in forma dell’altro, le partite sono tutte difficili e delicate. Pensiamo una alla volta. Al di là del Monza, dove abbiamo creato più di sempre, con le altre inferiori le abbiamo fatte nostre. Sono venuto per fare un appello al pubblico, con me sempre eccezionali, che domani ci diano una mano perchè sarà un’altra gara complicata e difficile. Abbiamo un calendario sulla carta che sembra alla portata, questa è la verità”.
Dopo la sconfitta di Milano, qualche rumors parlava addirittura di esonero, ma Mazzarri non ci fa caso: “Alleno da 23 anni, le ho passate di tutti i colori, cosa volete che mi facciano? Capisco che ci sono persone un po’ represse nel calcio, che non riescono a rientrare, qualcosa mi arriva, non leggo manco più i giornali perché ho imparato che ti fanno solo innervosire mentre ci sono critiche che prendo in considerazione. Ma capisco quando una critica è tranquilla, quando ci sono altre cose mi faccio una risata. Io sono concentrato per capire se i ragazzi possono rendere meglio”.
Domani probabilmente si vedrà Traorè: “E’ cresciuto, non era in condizione di giocare, ora ha un minutaggio decente, devo valutare se parte dall’inizio o a partita in corsa, ma è arrivato il momento di provarlo. Ha 45 minuti, 60 al massimo, devo recuperarlo perché ci servirà da qui alla fine. Cosi come Lindstrom, il suo ruolo per me è esattamente quello che fa Kvara, a sinistra ci fece fare l’1-1 in casa, dall’altra parte ho visto poche cose. E’ uno che deve trovare ancora una dimensione precisa, il suo ruolo perfetto è al posto di Kvara. Sto cercando di metterlo dove può far bene, vediamo domani quando lo utilizzerò”.
Domani torneranno anche Meret e Natan che troveranno forse spazio già dal primo minuto: “Natan è rientrato da due settimane, poi in allenamento non è la stessa cosa capire quanto può durare. Poi non so se dall’inizio o meno. Su Meret devo parlare col preparatore dei portieri, posso dire che si è regolarmente allenato dall’inizio della settimana e oggi prenderemo la decisione”. Le preoccupazioni per Mazzarri arrivano dalla fase offensiva che non riesce a capitalizzare quanto prodotto nei 25 metri avversari: “Mi preoccupa un po’ che a Milano nonostante l’assedio finale abbiamo fatto solo quel palo finale, l’area non è piena come prima, ma quando sono arrivato il processo era sui gol subiti, la squadra era lunga, che non stesse bene fisicamente, a Bergamo abbiamo provato intanto a non prendere ripartenze e ci siamo riusciti, con le squadre di media classifica abbiamo creato ancora tanto. Col Monza, la partita che mi brucia aver pareggiato, da 3 metri abbiamo fatto 3 occasioni clamorose, in alcune partite bisogna migliorare, ma in altre le occasioni sono fioccate e siamo mancati. Dipende dalla lucidità. Bisogna essere anche più concreti, non so che dire”.
Mazzarri sembra indispettirsi solo quando si parla ancora del Napoli di Spalletti: “Prima di prendere gol col Milan, si giocava benissimo, poi s’è preso quel gol maldestro, soprattutto per uno come me che ha vissuto sulla tattica, ma sono cambiati i giudizi. A parte Torino non ho mai visto male la squadra. Poi so perché succedono certe cose, ma a voi non lo dico, ma non è andata malissimo, manca anche fortuna perchè meritavamo almeno 5 punti in più. I principi nel calcio moderno credo di saperli interpretare tutti. Non all’antica come dicono i criticoni, ma anche recuperare nella metà campo offensiva, come con l’Inter all’inizio, come il Napoli dell’anno scorso, ma nessuno si è accorto che sono cambiati 6-7-8 elementi della rosa dell’anno scorso. Bisognerebbe smetterla di fare paragoni”. Ultimo passaggio su Zielinski, ormai quasi a tutti gli effetti un calciatore dell’Inter dal primo luglio: “Il ragazzo nello spogliatoio non è cambiato, devo capire io quando lui c’è con la testa perché sappiamo che andrà via, potrebbe aver già firmato. Si è fermato a Milano per le visite mediche, non so se è proiettato da un’altra parte e può non essere concentrato come negli altri anni. Valuteremo di volta in volta quando ci servirà”.
Sulla formazione di domani ballottaggio in porta tra Meret e Gollini, mentre in difesa possibile ritorno alla difesa a quattro con Di Lorenzo e Mario Rui con Rrhamani e Natan centrali, in mediana con Lobotka e Anguissa, solito dubbio con Traorè che si gioca le prime chance da titolare, mentre in attacco con Politano e Kvara ci sarà ancora Simeone.
Nel Genoa di Gilardino, che verrà a Napoli come sempre ad imporre il suo gioco, davanti a Martinez, difesa a tre con il rientrante De Winte, Bani e Vasquez. Sulle fasce esterno destro Spence, mentre a sinistra potrebbe essere confermato Frendrup in ballotaggio con Martin, regia affidata a Badelj con Malinovksy e Strootman interni. Coppia di attacco titolare con Retegui e Gudmundsson.
Fischio di inizio al Maradona, dove sono previsti in 50.000, alle ore 15. Arbitro del match il sig. Sacchi di Macerata.