Marco Grande
Una splendida giornata non è solo l’iconica canzone di Vasco Rossi, ma anche il riassunto della domenica pomeriggio della Fiorentina. Al Franchi, i viola s’impongono sul Frosinone (5-1) e dannoun calcio alla crisi, dopo il solo punto conquistato nel 2024. Frosinone che invece conferma il trend negativo in trasferta: su ventitré punti conquistati, infatti, solo tre sono arrivati lontano dallo Stirpe. Il match è già deciso nel primo tempo, quando i padroni di casa calano il tris con Belotti, Ikoné e Quarta. Nella ripresa, arrotonda per i viola Nico Gonzalèz, cui segue la rete della bandiera dei ciociari con Mazzitelli. Chiude la sfida Barak, nel finale.
Si sfidano due squadre che hanno disperatamente bisogno di punti: il Frosinone per proseguire sulla retta via incarnata dall’obiettivo della salvezza, la Fiorentina per avvicinarsi a quel treno Champions su cui, soltanto qualche settimana fa, era in prima classe. Meglio i ciociari che la Fiorentina in avvio, quando Martinez Quarta si addormenta e Kajo Jorge gli scippa palla, involandosi a tu per tu con Terracciano. Provvidenziale, però, l’ex portiere dell’Empoli che in uscita ipnotizza il classe 2002 di proprietà della Juve. Poco dopo premono ancora i ciociari: pallone nel mezzo di Seck che entra nella disponibilità di Harroui, ma l’aggancio dell’ex Sassuolo è sbagliato e favorisce l’intervento di Terracciano.
Serve assolutamente una scossa per la Viola, che di fatto non tarda ad arrivare. Sugli sviluppi di corner, prima è Beltran a far tremare la traversa. Poi ci provano Quarta ed Ikonè, ma è il Frosinone ad esultare per il triplo pericolo scampato. L’esultanza, però, dura il tempo di un respiro profondo, dato che i padroni di casa crescono in certezze e in consapevolezze, e in un batter d’occhio si portano addirittura sul doppio vantaggio.
Torna a cantare il Gallo Belotti, che condivide con Ikoné il merito dell’ 1-0. L’esterno nativo di Bondy mette il turbo e ne salta due dalla destra, prima di crossare in mezzo un pallone perfetto su cui l’attaccante si avventa, facendo esplodere di gioia i tifosi toscani. L’estasi dei sostenitori viola si prolunga visto che un attimo più tardi, è proprio Ikonè che si trasforma da assist-man a finalizzatore. Il francese, scatenato, calcia col sinistro e, complice una deviazione decisiva, secca Turati per il 2-0. A metà primo tempo, di fatto, quelli di Italiano hanno già la sfida in cassaforte. Anche se non hanno la minima intenzione di fermarsi, come testimoniato dai tentativi di Mandragora e di Gonzalèz, entrambi out. La perseveranza, però, prima o poi premia. E ad essere ricompensato è lo stacco di Martinez Quarta che, in chiusura di parziale, sfrutta l’assist da corner, di Biraghi, per proseguire i festeggiamenti. Tre a zero e primo tempo portato a casa dalla Viola che, dopo un primo quarto d’ora di black out totale, ha dimostrato di saper emergere dalle ceneri e di poter dominare la sfida.
Inizia la ripresa, ma non cambia il canovaccio. Anzi, gli amanti dello spettacolo possono soltanto godere. La Viola inizia il secondo parziale come aveva terminato il primo. Ad incantare è Nico Gonzalèz: è una vera e propria gemma preziosa la rete del 4-0. Destro al volo dell’argentino che folgora Turati. Da applausi la sua impeccabile esecuzione. Proprio come l’intervento, subito dopo, di Terracciano su Kajo Jorge, che quantomeno vuole essere la firma di un gol della bandiera valevole soltanto per le statistiche. Lodevole l’atteggiamento del Frosinone, che nonostante sappia che ormai la sfida è irrecuperabile, ci prova. E infatti il gol delle statistiche non tarda ad arrivare. Lo spettacolare calcio di punizione con cui Mazzitelli infila Terracciano vale la marcatura del 4-1. In casa Viola, c’è ancora tempo per esultare, però. Lo fa Barak, che in chiusura sugella la sfida col 5-1 finale. Su questo scenario cala il sipario sul pomeriggio del Franchi. Magistrale la Fiorentina, che ha impiegato appena un quarto d’ora per far venir fuori il suo strapotere tecnico, al cospetto di un Frosinone qualitativamente inferiore, ma che comunque non ha mai rinunciato a giocare con la sua mentalità, come nelle intenzioni del suo allenatore. La salvezza, per i laziali, è ancora cosa fattibile, lo dicono i numeri della classifica, ma la difesa deve assolutamente registrare un miglioramento nell’immediato. La Fiorentina, invece, con la vittoria odierna sale a trentasette, in vista della prossima sfida, dal sapore tutto europeo, col Bologna.