L’Inter si riprende la vetta: 2-0 al Frosinone

Nella foto: esultanza Hakan Calhanoglu (foto Cristiano Mazzi/Image Sport )

Armando De Paolis

MILANO Alla seconda sosta del campionato, in testa c’è l’Inter che chiude la domenica calcistica battendo nella sua San Siro un generoso e volitivo Frosinone che fa di tutto per mettere in difficoltà, riuscendoci, la banda Inzaghi che soffre per 45 minuti, i primi. Poi una genialata di Federico Dimarco, che calcia e segna da cinquanta metri, mette in discesa il match, annulla un Frosinone fino a quel momento preciso, determinato nel ribattere colpo su colpo alle giocate nerazzurre. Finisce 2-0 perché a inizio ripresa concede il raddoppio Hakan Calhanoglu trasformando un calcio di rigore. La vince così l’Inter che scavalca la Juventus e riprende il comando del campionato, due punti in più della Vecchia Signora, mentre il Milan (pari ieri a Lecce) è -8 e il Napoli, sconfitto oggi in casa dall’Empoli a -10. Basta e avanza per andare alla sosta con un sorriso per Simone Inzaghi, mentre, ovviamente, mastica amaro Di Francesco, con il suo Frosinone che per un tempo aveva messo il bavaglio alla lanciatissima capolista nerazzurra.

Sblocca Dimarco Inter e Frosinone non deludono. Inzaghi vuole arrivare alla sosta con altri tre punti in cassaforte e schiera l’Inter migliore, ovvero con il tandem offensivo griffato Lautaro Martinez e Thuram. Discorso analogo per Di Francesco che si affida a Cuni in prima linea. Tra Inter e Frosinone non ci si annoia, con l’equilibrio a farla da padrone. L’Inter fa la partita come ci si aspettava, ma il Frosinone non molla di un centimentro ribattendo colpo su colpo alle iniziative nerazzurre. La partita non si sblocca sebbene la squadra di Inzaghi ci prova con più insistenza con il portiere ciociaro Turati a chiuedere sempre lo specchio della porta con tempestività, come in occasione della conclusione di Lautaro. Per sbloccarla serve il guizzo di fantasia che arriva allo scadere della prima frazione di gioco quando Dimarco scatta a sinistra, calcia di prima intenzione con l’esterno mancino. Parabola incredibile che va ad insaccarsi sotto la traversa con Turati che può solo che applaudire la giocata dell’esterno nerazzurro. Esplode San Siro, applaude Simone Inzaghi la vena del suo esterno grazie al quale torna negli spogliatoi con un preziosissimo vantaggio. 

La chiude Calhanoglu Il Frosinone torna in campo nella ripresa animato dalle migliori intenzioni, forte anche della bella prova fornita nel primo tempo, ma le belle intenzioni vengono subito stoppate dall’Inter che impiega un nulla dal calcio d’inizio per chiudere presumibilmente il conto. Fa tutto Thuram, con uno slalom degno del Tomba dei bei tempi, fino a che Monterisi non lo stende e Dionisi dice che è calcio di rigore. Dal dischetto lo specialista Calhanoglu che fa 2-0 e mette a sedere le velleità della squadra di Di Francesco. Che pure ha carattere e non molla. Il tecnico inserisce Cheddira ed Ibrahimovic al posto di Cuni e Lirola, con il Frosinone adesso disposto 4-2-4 che la dice lunga sulla volontà di alzare bandiera bianca. Cheddira, appena il tempo di toccare il primo pallone e per poco non la riapre, con il suo destro a incrociare che finisce sul palo. Frosinone a testa bassa, Inter in controllo giudizioso della gara. Tanti cambi anche per Inzaghi che nell’ordine toglie Dumfries, Thuram (standing ovation per lui)m Mkhitaryan, Dimarco e Calhanoglu per inserire De Vrij, Arnautovic, che rivede il campo dopo l’infortunio di fine settembre, Frattesi, Sensi e Carlos Augusto, mentre Di Francesco inserisce Kajo Jorge e Caso al posto di Barrenechea e Reiner e fino alla fine è solo accademia anche se Lautaro in pieno recupero, si divora il facile 3-0. Il Frosinone ha provato a guastare la serata a Inzaghi, ma in pochi minuti, a cavallo tra l’intervallo e l’inizio della ripresa, ha subito i due gol che hanno archiviato la pratica. Esce tra gli applausi il Frosinone, anche se non fanno punti. Quelli se li assicura l’Inter, sempre più capolista.

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