Armando De Paolis
E’ la partita della verità, della possibilesvolta per l’Inter che domani sera al Camp Nou sfida il Barcellona con l’intento di portare a casa il risultato per mantenere la seconda piazza utile per la qualificazione alla fase ad eliinazione diretta. E’ la partita dei veleni, dopo le reiterate proteste catalane dopo la gara dell’andata. Non sarà facile. Lo sa bene anche Simone Inzaghi che chiede ai suoi una prova maiuscola. “Vediamo, all’andata ho detto che era una grande opportunità. L’abbiamo sfruttata bene, adesso domani sappiamo che è importantissima per la qualificazione. Il giorno del sorteggio, sapevamo che avendo preso Bayern e Barcellona, bisognava fare qualcosa di straordinario. Ci stiamo giocando il girone con tutte le nostre armi, domani sarà dura ma siamo l’Inter e dobbiamo cercare di fare la nostra partita, sapendo che ci saranno difficoltà ma dovremo essere bravi a soffrire tutti insieme”.
Inzaghi non pensa a difendersi. “Metteremo in campo corsa e determinazione, il Barça è di qualità ma abbiamo visto che possiamo fare la partita. Le proteste catalane dell’andata? Io non parlo mai degli arbitri, ho solo visto che arbitro e VAR di San Siro saranno in campo domani, l’UEFA ha giudicato positiva la prestazione di San Siro”.
Di cattivo gusto la decisione del Barcellona di vietare ai tifosi dell’Inter di indossare vessilli nerazzurri negli spazi dedicati ai tifosi di casa. “Io la vivo serenamente, posso solo dire che quando giochiamo noi in casa i tifosi ospiti sono sempre graditi, a fine gara ho trovato massima disponibilità da parte del Barcellona inoltre”.
Xavi continua a ribadire di Inter difensivista. Inzaghi sa come ribattere. “Non sono d’accordo. Nei primi sei-sette mesi dell’anno scorso abbiamo giocato un bellissimo calcio. Ci sono partite che vengono in un momento particolare, noi veniamo da un momento particolare e all’andata venivamo da due sconfitte. Nel secondo tempo la squadra mi ha soddisfatto come nel primo, abbiamo sofferto insieme con un blocco basso, perché in quel momento volevamo togliere spazi al Barcellona che sappiamo quanta qualità ha”.
Sulla formazione, regala nulla. “Non la sanno ancora i miei giocatori, mi porto dei dubbi e posso cambiare, ho ancora un po’ di tempo per decidere. Ho due attaccanti di ruolo, che vengono da 3-4 partite consecutive. Posso decidere di alzare Calha o Mkhitaryan per farne rifiatare uno, anche perché giocando con Dzeko-Lautaro so di avere Curatolo o Carboni, che sono molto giovani, in panchina. Mi sarebbe piaciuto affrontare il Barcellona con l’Inter al completo. So solo che dDovremo fare una partita attenta, nei dettagli. Dovremo essere bravi a evitare i cross, a marcare dentro l’area, a fare pressione anche noi perché vogliamo fare il massimo. Ci aspettavamo altro dai sorteggi, ma sapevamo di essere in terza fascia: da quando è uscito il girone ai sorteggi sapevamo di dover fare del nostro meglio. Dieci punti potrebbero bastare, ma anche no visto il Plzen fermo a zero: domani sarà decisiva per la qualificazione”.