Marco Grande
Il Milan passa imperioso a Empoli vincendo nei minuti di recupero una partita complicatissima che i toscani avevano ripreso al secondo di recupero. Poi i botti finali per il definitivo 3-1 che lancia il Milan al secondo posto alle spalle del Napoli. Bello in avanti e in altri frangenti decisamente rivedibile in difesa: questo però conta relativamente poco quando il risultato alla fine gioca in tuo favore. La vince il Milan e stasera si prende il secondo posto alle spalle del Napoli. Apre Rebic, in pieno recupero il pari di Bajrami al minuto novantadue. Sembrava finita, ma il Milan ha sette vite come i gatti e nei restanti minuti prima del fischio finale, l’ha riportata dalla sua parte grazie ai gol di Touré e Leao.
Complici le annunciate assenze alla vigilia di Maignan tra i pali e di Theo Hernandez in difesa, il tecnico rossonero schiera il portiere Tatarusanu dal primo minuto, affidandosi in difesa ai centrali Kjaer e Tomori. A destra sempre presente Calabria mentre sul versante opposto a sorpresa agisce Ballo Tourè, schierato dal primo minuto per lasciar rifiatare i titolari in vista dell’imminente trasferta europea in Champions di mercoledi contro il Chelsea a Stamford Bridge. Bella scelta, considerando che nel finale sarà proprio lui a segnare il momentaneo 1-2. A centrocampo come mediani ci sono gli intoccabili Tonali e Bennacer, i quali agiscono supportando il trequartista De Ketelaere, Leao sulla sinistra e Saelemaekers a destra. In avanti il solito Giroud per cercare di impensierire la difesa dell’organico toscano.
Al classico 4-2-3-1 dei lombardi, Zanetti contrappone il suo 4-3-1-2 con l’ormai certezza rappresentata da Vicario tra i pali, De Winter, Luperto, Parisi e Stojanovic come quattro difensori; a centrocampo ecco l’ex Cagliari Grassi che funge da mediano, con le mezzali Henderson e Haas a suo sostegno. Pjaca, infine, è sulla trequarti di campo a supportare il duo offensivo formato da Satriano e Laemmers.
Ai nastri di partenza della sfida il Milan imposta da subito marchio e personalità , con la squadra campione d’Italia che alza immediatamente il baricentro e limita quindi al massimo le ripartenze dei padroni di casa. I rossoneri sprecano tanto nel corso della prima frazione di gioco: in avvio Giroud servito da Leao manda il pallone di poco fuori. Poco dopo sarà proprio il portoghese, servito abilmente da Saelemaekers, che si fa ipnotizzare da un buonissimo intervento dell’estremo difensore empolese. Nessun alibi però per il classe ’99, visto che era stato lasciato totalmente solo e che avrebbe avuto tranquillamente il tempo per stoppare la sfera e calciare sul lato opposto.
Intorno alla metà del primo tempo Leao ricambia il favore al belga, che però cestina a sua volta l’opportunità per sbloccare l’incontro. Lo scatenato 23enne fa calare il sipario sui primi 45 minuti con una conclusione terminata sull’esterno della rete. La fortuna non si schiera in favore della squadra di Pioli, visto che Saelemaekers prima e Calabria poi vengono rimpiazzati, causa infortunio, da Krunic e Kalulu. Anche l’Empoli risponde cambiando Grassi per Marin.
La ripresa vede i toscani partire subito col piede puntato sull’acceleratore con il nuovo ingresso. Fuori il suo tentativo proprio come quello successivo di Haas. Il Milan prova a rispondere su calcio piazzato, ma il tentativo dalla distanza su punizione di Giroud si stampa veementemente sul montante alto della porta difesa da Vicario. Gli ultimi venti minuti di gioco vedono i rossoneri rischiare molto: Bajrami trova un provvidenziale Tatarusanu dopo il 70esimo e sul capovolgimento di fronte il subentrato Diaz serve De Ketelaere che fa tremare il Castellani, sebbene il suo tentativo si riveli vano.
Per i milanesi dentro anche Dest per Kjaer, uscito a sua volta per stiramento e Rebic per Giroud. L’occasione che la sblocca arriva a dieci dal termine: rimessa laterale di Tonali che serve Leao, a sua volta lasciato indisturbato dalla difesa azzurra. Il portoghese, disorienta Parisi sulla sinistra e serve il subentrato Rebic. Il croato non deve far altro che calciare centralmente il cioccolatino servito dal compagno per portare i suoi in vantaggio.
Poco dopo Bajrami su punizione ristabilisce la partita sul binario di parità , ma l’equilibrio faticosamente raggiunto durerà molto poco, visto che Touré prima e Leao nel finale in contropiede firmano i gol che la chiudono. Alla fine a spuntarla è il Milan, che sale a quota diciassette punti in classifica e non perde terreno dal Napoli capolista, nel pomeriggio vincente per 3-1 al Maradona sul Torino di Juric.