La Juve riparte da Monza: “Di Maria titolare, pronti a invertire la tendenza”

Nella foto: Massimiliano Allegri (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Augusto Riccardi

TORINO C’è la trasferta nella vicina Monza per una Juve frastornata da un avvio di stagione per niente gratificante. Non benissimo in campionato, male in Champions. Lo sa bene Massimiliano Allegri che si sente il primo responsabile del momento no. “Non è questione di una Juve virtuale, se metti sul campetto la squadra migliore non l’abbiamo. Ho fatto un report sugli infortuni: rispetto all’anno scorso abbiamo avuto 11 infortuni muscolari, l’anno scorso 10. Noi siamo sempre in discussione, sicuramente abbiamo sbagliato. Io sono il primo e sbaglio più degli altri. In questi momenti ci vuole molta lucidità. Se avessimo vinto col Benfica cosa si sarebbe detto? In questo momento dare spiegazioni non serve a niente. Non possiamo vedere tutto negativo, noi dobbiamo cercare di fine bene domani e poi dopo la sosta recupereremo alcuni giocatori. Quello che è negativo ora può essere positivo fra 20 giorni. Cerchiamo di darci una spiegazione sugli infortuni, ma sul fatto che lo staff lavori bene non ci sono dubbi”.

Di una cosa è certo, che la squadra è con lui. “Una cosa di cui sono certo è che come al solito questi momenti c’è chi li vede negativi e chi come no. Se vinciamo io vedo l’area di miglioramento, quando perdiamo sarebbero facili da vedere. C’è solamente da fare, da giocare. Sono sicuro perché la squadra sta bene. Anche la condizione fisica, dopo il gol preso nel primo tempo abbiamo ripreso a correre. Non abbiamo fatto un contrasto a metà campo e abbiamo preso il gol. Di questi tempi ne ho già passati, più ci piangiamo addosso e peggio è”.

E allora sotto con il Monza. Allegri, al di là della reazione, teme i brianzoli. “Più che reazione bisogna avere grande rispetto per il Monza. Ha buone individualità, noi dobbiamo avere più attenzione rispetto a quelle che sono situazioni deficitarie. Marcature e letture vanno fatte meglio”.

Contro il Monza Allegri chiederà si ritrova ancora una volta con gli uomini contati. “Locatelli, Alex Sandro e Rabiot non ci sono. Tek c’è ma non è al massimo, gioca Perin. Di Maria rientrerà dal primo minuto, devo valutare se gioca Kean o Kostic. Abbiamo un po’ di cambi con dei ragazzi, poi devo decidere in difesa chi far giocare. Ritrovo il mio caro amico Galliani, assieme al presidente è sempre un piacere vederli”.