Champions. Troppo Liverpool: crolla il muro Villareal (2-0)

Nella foto: l'esultanza del Liverpool dopo il gol di Manè - CREDITS UEFA - (Photo by Jan Kruger - UEFA/UEFA via Getty Images)

Massimo Ciccognani

LIVERPOOL Cinque minuti per mettere il punto esclamativo sulla gara. La seconda semifinale di Champions è del Liverpool (2-0) che nella fortezza di Anfield doma un irriducibile Villareal che gioca chiuso, pensando solo a difendersi nella speranza di qualche congrogioco. Che invece non c’è stato perché il dominio degli uomini di Klopp è stato impressionante. Un rullo compressore, dall’inizio alla fine. Prima tempo senza graffiare nonostante il gran volume di gioco prodotto, poi una ripresa dove come tutti i muri, anche quello del Villareal ha finito per essere abbattuto. Cinque minuti da favola dei Reds, l’autorete di Estupinan, il raddoppio di Manè. In mezzo due gol annullati. Solo Liverpool e basta. Vittoria netta, persino risicata, ma che permette a Klopp di affrontare con un importante vantaggio il ritorno in Spagna.

Le scelte di Klopp ed Emery

Anfield è uno spettacolo. Quantacinquemila spettatori, con circa tremila tifosi spagnoli al seguito della squadra di Emery. Scelte obbligate per i due tecnici. Senza Firmino, Klopp è costretto a schierare un tridente senza però una vera punta di ruolo. Dietro c’è Konate preferito a Matip. Nei primi undici, c’è Henderson che torna titolare dopo il finale di partita giocato nel derby contro l’Everton. Liverpool con il 4-3-3: Alisson tra i pali, linea difensiva affidata ad Alexander-Arnold, Konate, Van Dijk e Robertson. In mezzo Henderson, Fabinho e Thiago Alcantara, tridente con Salah, Mane e Luis Diaz. Assenze pesanti anche per Emery, in particolare quella di Gerard Moreno, oltre a Yeremi Pino. Spagnoli in campo con un attendistico 4-5-1 con il solo Danjuma in fase avanzata. Dietro c’è l’esperienza dell’ex Napoli Albiol. Tra i pali Rulli, Foyth, Albiol, Pau Torres ed Estupinan dietro, Chukwueze, Parejo, Capoue, Coquelin e Lo Celso in mezzo, Danjuma unica punta.

Assedio Liverpool, ma i Reds non sfondano

Un primo tempo di dominio assoluto del Liverpool che però non sfonda. Nonostante la mole di gioco, il Liverpool non sfonda contro il solito e solido Villarreal. L’urlo di Anfield spinge i rossi di Klopp. Intensità da paura, possesso palla nettissimo per i Reds, con il Villareal rintanato nella propria metà campo nella speranza di qualche sortita per provare il colpo. Ma il Liverpool pressa alto e senza soluzione di continuità. E un assedio bello e buono, ma di occasioni da trascrivere sul taccuino, decisamente poche. Semplicemente perché aveva ragione Massimiliano Allegri: questo Villareal è organizzato, copre con grande acume tattico tutte le zone della propria metà campo, di spazi per gli avversari ce ne sono pochi. Mané manda fuori di poco su colpo di testa ravvicinato, Thiago Alcantara centra l’incrocio, Mané è volenteroso ma anche impreciso. Infine Salah, gran giicata nel finale, palla fuori di poco. Tutto qui il Liverpool. Che domina, ma non la sblocca.

Il Liverpool vola

Le grandi emozioni si concentrano tutte nella ripresa. E’ un Liverpool affamato che sente il sangue della preda e l’azzanna. Anfield soffia alle spalle dei Reds, al pari di quel venticello gelido che spazza via anche le paure. Cinque minuti per mettere le cose in chiare, due gol annullati, altrettanti buoni. Subito un gol annullato a Fabinho per offside, poi arriva quello buono. Lo firma Henderson. Giro palla immenso dei rossi portuali, palla da destra a sinistra, la sovrapposizione di Henderson che la mette in mezzo trovando la deviazione di Estupinan che fredda il proprio portiere. Passano cinque minuti il Liverpool allunga. Fa tutto Manè che scatta sul filo dell’offside, progressione pazzesca, arriva davanti a Rulli, lo ipnotizza e mette dentro: 2-0. Devastante la formazione di Klopp cxhe rispetto alla prima frazione monetizza il gran volume di gioco che continua a creare. Ci sarabbe spazio anche per il terzo gol, ma anche stavolta si alza la bandierina del collaboratore di Marciniak a segnalare la posizione irregolare di Robertson. Non c’è partita, arrivano i primi cambi, da una parte e dall’altra, ma la musica non cambia. Villareal sempre chiuso in una morsa, incapace di uscire e proporsi, Liverpool che continua a spingere ventre a terra alla ricerca del terzo gol, anche se può andare bene anche così. Anzi, va bene proprio così. Tra sette giorni siu replica allo Stadio della Ceramica, con il Liverpool che parte da un considerevole vantaggio sulla strada della finale di Parigi.

Nella foto: esulta Alisson Becker – CREDITS UEFA – (Photo by Jan Kruger – UEFA/UEFA via Getty Images)
Nella foto: Thiago Alcantara giocatore del match – CREDITS UEFA – (Photo by Jan Kruger – UEFA/UEFA via Getty Images)