Massimo Ciccognani
Mourinho l’ha vinta prima di cominciare. Aveva chiesto di ascoltare l’inno della Roma con la squadra in campo, ed è stato accontentato. Il resto, lo hanno fatto i suoi che hanno battuto il Trabzonspor (3-0) nel ritorno del playoff di Conference League con accesso alla fase alla gironi della neonata rassegna europea. Solida, concreta e vincente, la Roma di Mou che spazza via anche i turchi ribadendo il successo dell’andata: decidono i gol di Cristante, Zaniolo ed El Shaarawy. All’Olimpico, altro bagno di folla, per quello che il momento concede, e spettacolo di attenzione e concretezza. Roma spietata, attenta alla politica del marcamento, perché è questo quello che vuole Mourinho, cinica in fase offensiva. Segna alla prima occasione con Cristante, raddoppia nella ripresa con un gran gol di Zaniolo e concede il tris con il subentrato El Shaarawy che chiude i giochi. Tre a zero e Roma in Conference.
Niente cambi L’altro segnare dello Special arriva all’annuncio delle formazioni. Niente turnover, a significare che Mourinho alla coppa ci tiene. E allora dentro gli stessi undici che hanno affrontato, e battuto, la Fiorentina all’esordio in campionato domenica scorsa. Tra i pali c’è Rui Patricio, davanti a lui Mancini e Ibanez, con Karsdorp a destra e Viña a sinistra. Cristante e Veretout cerniera davanti alla difesa, in prima linea confermatissimo Abraham con alle spalle Zaniolo, Pellegrini e Mkhitaryan. Nell’undici turco di Avci, occhio agli ex Bruno Peres e Gerbinho. In prima linea Cornelius, in mezzo Hamsik a dare qualità alla manovra. Tra i pali Cakir, numero uno delle nazionale turca.
La sblocca Cristante La Roma parte dal non indifferente vantaggio del 2-1 maturato all’andata anche se in questa stagione i gol in trasferta non valgono doppio. Aspetto da non trascurare. Abraham è animato e all’iniziale possesso turco, risponde l’inglese che incita i suoi a pressare alti. Ospiti a fare inizialmente la partita, Roma d’attesa, ma accorta. I turchi perdono subito un interprete. Cornelius, dopo una scontro con Ibanez, rimane a terra, si rialza, ma a stretto giro è costretto ad uscire lasciando il posto a Djaniny. La Roma avanza il baricentro e alla prima stoccata mette il muso avanti. Gran diagonale di Cristante da fuori area, Cakir impietrito e palla nell’angolino opposto: 1-0 Roma dopo venti minuti. Cinica e spietata la formazione di Mourinho, a segno al primo affondo. Meglio la Roma che gira palla senza frenesia. Bel tacco di Abraham per Pellegrini chiuso sul più bello. Mkhitaryan spazia sull’intero fronte d’attacco senza dare punti di riferimento. Zaniolo è animato, strappa bene a sinistra e devono fermarlo con le cattive. Dietro nessuna incrinatura. Roma attenta e concreta, gli ospiti non trovano spazi. In mezzo Cristante e Veretout interdicono di giustezza e sanno come far ripartire l’azione.
Abraham, altro palo Gervinho non ha inciso nei prini quarantacinque, e Avci lo lascia negli spogliatoi a vantaggio du Abdulkadir Omur. Ci prova subito il Trabzonspor in avvio con uno stacco aereo di Vitor Hugo su azione d’angolo, reattivo Rui Patricio che si distende e spedisce in angolo. La Roma tiene i ritmi bassi per dosare le forze e far sfiancare l’avversario che adesso per andare ai supplementari avrebbe bisogno di segnare due gol. Sfiora invece il raddoppio la Roma: gran giocata di Karsdorp che si inserisce a destra coi tempi giusti, la mette in mezzo dove svetta Abraham. Gran girata, Cakir è battuto. Palo pieno, il secondo dopo quello alla Fiorentina. E la partita del numero 9, tenuto conto che domenica c’è la Salernitana, termina all’ora di gioco: fuori Abraham, dentro Shomurodov. Standing ovation per l’inglese. Mourinho apprezza.
Guizzo Zaniolo, la Roma vola E Mourinho esplode sessanta secondi dopo quando Cristante imbecca Zaniolo. Perfetto l’inserimento dell’attaccante che controlla di petto prima di scaricare alle spalle di Cakir. Esplode l’Olimpico insieme a Mou. E per Zaniolo tanta commozione che a stento trattiene le lacrime sotto gli occhi della mamma Francesca. Fine di un incubo. Doppio cambio per i turchi: fuori Siopis e Bruno Peres, dentro Yusuf San e Asan. Cambio anche per la Roma che a venti dalla fine inserisce Carles Perez per Mkhitaryan.
Tris del Faraone A poco più di dieci dalla fine finisce anche la partita di Zaniolo, applausi per lui e di Jordan Veretout: dentro El Shaarawy e Villar. E’ festa all’Olimpico, ma non è finita perché El Shaarawy decide di mettersi in proprio. Pellegrini apre per il faraone che da sinistra prende campo, rientra sul destro e dal dischetto, sotto la Sud, trova l’angolino che vale il 3-0. Esplode la panchina giallorossa, esplode l’Olimpico. Bella e vincente la nuova Roma. Domani i sorteggi della fase a gironi di Conference League.