Il Sassuolo ferma l’Atalanta: via libera all’Inter tricolore

(Foto: Agenzia Mancini) Berardi

Doveva essere la gara decisiva per lo scudetto e così è stato: succede praticamente di tutto al Mapei Stadium tra Sassuolo e Atalanta, ma alla fine non si va oltre l’1-1. Due cartellini rossi, uno per parte, e tante occasioni da gol: alla fine arriva un punto per entrambe le squadre, a far festa sono i nerazzurri di Milano. L’Inter, grazie al risultato di Reggio Emilia, vince il suo diciannovesimo scudetto. La corsa Champions degli orobici viene frenata da una squadra che continua a sorprendere tutti, ma per i verdetti definitivi c’è ancora tempo. Venti minuti e la partita cambia: Gollini esce malissimo e stende Boga: chiara occasione da gol, rosso diretto per il portiere nerazzurro. La decisione viene confermata anche da una revisione al VAR del direttore di gara. Ma nonostante l’inferiorità numerica, l’Atalanta non molla e trova il vantaggio. Malinovskyi gira in area un pallone di prima intenzione, Gosens si sgancia bene da Muldur e in caduta supera Consigli. Nella ripresa succede di tutto. Toloi commette fallo su Traoré, è rigore che Berardi trasforma: 1-1. Locatelli mette la freccia, va in gol, ma annullato per posizione irregolare. Anche il Sassuolo resta in dieci: Marlon stende Muriel in area di rigore, anche qui non ci sono dubbi: doppio giallo e poi rosso. Ristabilita la parità numerica. Dal dischetto si presenta Muriel che si fa ipnotizzare da Consigli. L’Atalanta ci prova, ma resta 1-1. E a far festa sono i nerazzurri di Milano. l’Inter è matematicamente campione d’Italia.