Coronavirus. Gravina: “Inter Ludogorets e la serie A verso porte chiuse”

Partite a porte chiuse fino al termine dell’emergenza legata alla diffusione nel Nord Italia del Covid-19 per garantire la regolarità dei campionati di calcio. Questa la richiesta lanciata al Governo dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina e dal numero uno della Lega di A Paolo Dal Pino. Mentre la Lega Pro ha deciso di rinviare tutte le partite della nona e decima giornata di ritorno dei gironi A e B e mentre la Lega Nazionale Dilettanti ha fermato tutte le gare delle regioni coinvolte nell’emergenza sanitaria, la Lega di A prova ad andare avanti. Il presidente Dal Pino ha inviato una lettera ai ministri dell’Interno, della Salute e dello Sport manifestando la disponibilità di disputare alcune gare a porte chiuse. Dopo le quattro partite rinviate ieri, il calendario infatti è molto fitto: nel prossimo weekend, in particolare, ci sono in programma Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa e il big match Juventus-Inter, che attirerebbe allo Stadium un gran numero di spettatori. Dal canto suo, invece, al momento la Lega di Serie B ha deciso di valutare eventuali rinvii delle partite caso per caso. Ed è arrivata a stretto giro la risposta del ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, che ha annunciato di aver “già proposto al Presidente del Consiglio Conte lo schema di DPCM che prevede la possibilità di svolgere partite a porte chiuse nelle aree a rischio contagio da coronavirus. La decisione è già stata presa ieri sera e lo schema pressochè ultimato”.

Dunque, i provvedimenti da adottare per salvaguardare la salute di atleti e tifosi sono saliti all’ordine del giorno nel Consiglio Figc. “Vogliamo dare supporto ai nostri campionati – ha spiegato il presidente federale Gravina -. Abbiamo deciso di stoppare tutto ciò che comporta spostamenti nelle zone critiche”. Novità anche per la sfida di Europa League tra Inter e Ludogorets. “Abbiamo chiesto che si giochi a porte chiuse. Inoltre, abbiamo annullato alcuni stage, tipo quello dell’Under 19, che riguardava le nostre Nazionali. Senza creare allarmismi, abbiamo chiesto di coordinare nel migliore dei modi le varie ordinanze che vengono emesse a livello regionale. Si deve navigare a vista rispetto a questa aggressione, collaborando per ottenere i migliori risultati e da questo abbiamo preso le decisioni che riguardano il nostro mondo, per vivere sereni questi momenti. Siamo cosciente che potrebbero anche esserci misure più restrittive in futuro da un momento all’altro”. Il Governo ha già detto sì, in dirittura d’arrivo il decreto.