Liga. Super Messi fa 400 e il Barça vola. Cade il Siviglia, risorge il Real

Daniele Orieti

MADRID Continua a volare alto il Barcellona leader in Liga, tiene il passo l’Atletico Madrid, crolla il Siviglia a Bilbao e finalmente torna alla vittoria anche il Real, la sintesi di una giornata spagnola che continua a vedere i campioni di Valverde saldamente al comando con un solido +5 sull’Atletico, mentre il vantaggio sulle terze è sempre di dieci punti. Barcellona tonico contro l’Eibar rispedito al mittente con un pesante 3-0. Su tutti, una leggenda, un Re, Leo Messi che con la rete messa a segno contro l’Eibar, arriva a firmare la cifra di 400 gol in Liga, tutte con la stessa maglia, con i colori blaugrana del Barcellona. Dal primo gol a diciassette anni, nel 2005, contro l’Albacete, con un assist sublime di Ronaldinho, alla quattrocentesima contro l’Eibar. Quattordici anni di trionfi e di spettacolo regalati a tutti gli appassionati di calcio di tutto il mondo. Tornando alla cronaca, una partita semplice per i padroni di casa catalani, contro uno spento Eibar. Barcellona padrona in campo e con un super Suárez, autore di una bella doppietta e con il sigillo di Messi, domano l’Eibar, rimanendo in testa alla classifica, lasciando a distanza l’Atletico Madrid, vittorioso per 1-0 contro il Levante, con cinque punti di distacco. Alla formazione di Simeone basta un gol del solito Griezmann per avere ragione del modesto Levante. Non una bella partita, ma concreta da parte dei colchoneros che in casa non steccano e restano l’unica valida alternativa al Barcellona capolista. Frena infatti pesantemente il Siviglia che si arrende a Bilbao contro un Athletic più determinato nel portare a casa i tre punti. I gol di Williams, autore di una doppietta, valgono doppio e permettono ai baschi di allontanarsi dalle sabbie mobili del fondo classifica. Un brusco ritorno alla realtà che gli andalusi che perdono ancora terreno e adesso sono a dieci lunghezze dalla vetta, raggiunti al terzo/quarto posto dal Real Madrid che torna alla vittoria dopo due passi falsi consecutivi, vincendo una partita complicata contro un buon Betis, imponendosi per 2-1 nei minuti finali. Santiago Solari, allenatore del Real Madrid, nel pre-partita, chiedeva ai suoi una prestazione da squadra vera e una vittoria di gruppo, e così è stato. Il tecnico argentino, sorprende tutti e cambia addirittura modulo, schierando un insolito 3-5-2. Navas, a difendere i pali, Sergio Ramos a comandare la difesa, il pallone d’oro Modric più libero in mezzo al campo, protetto da Casemiro e da Valverde, Carvajal libero sulla destra di poter spingere in maniera più continua sulla banda laterale, e il giovane Vinicius a far coppia in attacco con Benzema, con Isco ancora tenuto in panchina per la partita intera. Una squadra molto più equilibrata, compatta e con la voglia di vincere, andando poco in difficoltà e padrona del campo per tutti i novanta minuti. Il Madrid trova il vantaggio con un super gol di sinistro con un tiro dal limite dell’area di rigore con Modric, tornato finalmente a sorridere. Il Real Madrid cerca in più occasioni il raddoppio, ma non graffia e come quelle leggi non scritte, arriva il gol beffa del pareggio, alla prima vera occasione per i padroni di casa con Canales. I blancos non demordono e alla fine arriva il gol partita con un piazzato dal limite di Ceballos che allontana spettri e soprattutto regala tre punti su un campo difficile che permettono di agganciare il Siviglia e scavalcare la sorpresa Alaves per rientrare con autorità nella zona Champions.