Stefano Sale *
Un grande match rovinato dai soliti intoccabili – la classe arbitrale. Gianluca Rocchi e Michael Fabbri. Recidivi con la Roma. Occhi si, ma senza una vera faccia. È difficile fare l’arbitro. Un mestiere dove nessuno mai ti applude quando lo fai bene, e dove ti fischiano sonoramente quando lo fai male. Però è anche una categoria che ha sempre eretto un muro davanti a se’, evitando sempre i confronti, spiegazioni e una certa trasparenza. Un elite incontrastabile che da sempre naviga tra diffidenza, cospirazione e cultura del sospetto. Roma-Inter è stata una partita ad alta intensità. Bella. Entrambe le squadre hanno creato tante occasioni da rete. Ma è stata la Roma ad andare più vicina nonostante l’indisponibilità di diversi titolari. La giovane Roma ha fatto una partita gagliarda, in particolare Nicolò Zaniolo. Una rivelazione. Non da ieri. Clamorosa l’occasione di Florenzi, che colpisce il palo dopo una fantastico movimento di tacco di Patrik Schick. Finchè arriva il vergognoso rigore su Zaniolo stesso. Non solo non è stato dato o rivisto dal VAR, ma ha anche consegnato all’Inter il gol in contropiede. Incredibile. Il missile di Cengiz, che fa un gol da urlo, meno male che rimette a posto il maltolto. Il rigore di Kolarov consolida una bella reazione al gol di Icardi, tigna romanista che non si vedeva da parecchio. Stavolta il Var funziona. Ma alla Roma il meritato pareggio sta stretto. L’ errore di Rocchi in campo e di Fabbri al Var è evidente ed ha falsato la partita. Totti è andato in TV per dirlo forte e chiaro. Dritto al punto. “Questo non può continuare. Abbiamo messo il VAR a posto per un motivo, per consentire agli arbitri di rivedere gli episodi mancati. Perché non li hanno utilizzati stasera? Cosa stava guardando Fabbri? Gli arbitri e gli ufficiali Var dicono cose alle riunioni ma poi non lo mettono in pratica. E se fosse così è ovvio che questi non possono più arbitrare”. Discorsi tosti da parte del Capitano. E giusti. Adesso basta. Sempre la solita storia. Non abbiamo prove di malafede o altro. Ma molti pensieri collaterali. Quelli sì. Se l’Inter e il Milan dovranno finire tra le prime quattro, bene. Ma in nessun modo vogliamo questo tipo di trattamento. Ironia della sorte. Rocchi ha vinto il premio come miglior arbitro. Con un altro “amico” della Roma, Orsato. Una barzelletta. Sicuramente votati in alcuni quartieri del settentrione. Sono loro i migliori, purché non rechino danni a loro. La Roma deve battersi contro i soliti governanti del calcio italiano, la politica a Torino e Milano. La Roma si deve far rispettare. Questa squadra ha dimostrato di avere attributi finalmente. E lo deve fare con il suo nuovo avvocato difensore, Totti. Ed ha un futuro. Zaniolo. Forza Roma. Sempre.
* Roma Club Dublino, tifoso Roma