CRISI NAPOLI

Conte-squadra ai ferri corti

Il tecnico ha espresso le sue perplessità al presidente De Laurentiis: giorni roventi a Castel Volturno

Nella foto: Antonio Conte (foto Matteo Gribaudi/Image Sport)

Non era così che il Napoli sognava di vivere la stagione post secondo scudetto, un po’ come accaduto con il primo di Spalletti, quando si alternarono tre tecnici per partorire una stagione altamente deficitaria. La storia si ripete, anche se gli Azzurri sono sempre là, agganciati alla vetta. Ma la bufera in casa Napoli è scoppiato al termine di Bologna-Napoli, persa 2-0 dagli Azzurri, quanto dalle parole di Conte che dopo due pareggi e una sconfitta, ha alzato la voce. Conte non le ha mandate a dire, parlando di un comandante che non intende affondare con la sua barca. E questo, se vogliamo, è un problema, perchè la barca non si abbandona mai, a meno che non ti chiami Schettino e hai portato la Concordia a sbattere contro gli scogli del Giglio. Preoccupano Conte e le sue parole, le stesse che recitò qualche anno fa al termine di un Tottenham-Southampton (3-3) accusando apertamente i suoi. E fu addio al vetriolo. Critiche pesanti dopo Bologna-Napoli, quando in maniera esplicita ha detto che “non c’è più la voglia di combattere tutti insieme che avevamo. Parlo di cuore, passione, entusiasmo. Un aspetto che viene sottovalutato e che ci ha portato a vincere l’anno scorso. Oggi non siamo squadra: ognuno pensa al suo orticello”.

Al Tottenham, sappiamo come è finita. Voci di corridoio fanno filtrare di un Conte irritato che avrebbe dato le dimissioni, immediatamente respinte da De Laurentiis che non vuole ripetere la storia di due anni fa. Ma le parole di Conte, sono un grido di allarme che la sosta può aiutare a risolvere. Il tecnico non sente più vicino il gruppo squadra e lo ha detto apertamente. Il tecnico stavolta non ha intenzione di dimettersi, e lascia la palla a De Laurentiis per risolvere un problema così grande, come l’amore della gente di Napoli per l’Azzurro.