Cominciano a cadere le prime teste, pardon, le prime squadre al mondiale americano. I sorrisi sono quelli di Leo Messi e dell’Inter Miami oltre che del Palmeiras, che nello scontro diretto dell’ultima giornata si regalano un pari che qualifica entrambe alla fase ad eliminazione diretta. Esce di scena il Porto che doveva vincere, cosa che non è accadiuta perché i lousitani, contro gli egiziani dell’Al Ahly non sono andati oltre il pari. E sono tornati a casa. Agli ottavi il Palmeiras sfiderà in un derby acceso il Botafogo, mentre il Miami se la vedrà contro il Paris.
Messi obiettivo centrato
Giocava in casa l’Inter Miami e non ha deluso,ma trascinato dalla sua gente. Contro il Palmeiras, bastava un punto e così è stato. E’ finita 2-2, con la squadra di casa partita fortissima, illuminata dalla saggezza e dalle giocate sublime di un Messi che in Europa farebbe ancora la differenza. Una manciata di minuti e i “rosa” della Florida vanno avanti con una giocata di Luis Suarez che innesca la ripartenza di Allende che fa 1-0. La partita si apre con i brasiliani che vogliono tenere il primo posto: gran giocata di Facundo Torres, che finisce fuori di un nulla. L’Inter Miami gioca con attenzione tattica e nella ripresa piazza il colpo del raddoppio. Fa tutto Suarez che va via in progressione, salta un paio di avversari e mette dentro la palla del 2-0. Miami in delirio, ma scatta l’orgoglio brasiliano. Ma come sempre, il veleno è nella coda perché mentre il Miami rallenta, il Palmeiras pigia forte sull’acceleratore e nel finale, in sette minuti la riprende con Paulinho e Mauricio che portano il punteggio sul 2-2. Va bene così, entrambe possono festeggiare e guardare già ai prossimi match degli ottavi. Il miglior risultato per gli attori della Florida, in particolare per Lionel Messi, che oggi soffia sulle sue 38 candeline. Il regalo lo ha già scartato.
Il Porto si scioglie
Ai lusitani serviva solo vincere, possibilmente con due gol di scarto per l’eventuale classifica avulsa, ma i portoghesi hanno mancato anche l’ultimo appuntamento. Il mondiale del Porto finisce amaramente a New York bloccato sul pari rocambolesco dall’Al Ahly. Finisce 4-4 una partita che è solo concentrato di emozioni. Gli egiziani vanno avanti con Abou Ali, Mora rimette le cose a posto per i portoghesi. Gli egiziani giocano sul velluto, sanno di dover andare fuori, ma con orgoglio si giocano la partita. Su rigore ancora Abou Ali firma il nuovo vantaggio, poi uno due, il pari di Gas e in sessanta secondi ancora egiziani avanti con la tripletta personale di Abou Ali che si porta a casa il pallone. Non c’è un attimo di tregua, la tensione nervosa è alta: nuovo pareggio del Porto a stretto giro con Omorodion. Gli egiziani sembrano più motivati, Romdhale li riporta avanti, ma Pepe proprio allo scadere firma l’inutile 4-4 di una partita rocambolesca e di un pari che nin serve a nessuno, soprattutto al Porto arrivato in America coin tante speranze, ma già sulla scaletta per imbarcarsi sull’aereo di ritorno.