Massimo Ciccognani
A Madrid non è aria per andare in paradiso. Le tegole infortuni continuano, e così il Real si presenta ad Anfield contro il Liverpool con mezza squadra in infermeria (Carvajal, Alaba, Militao, Rodrygo, Vinicius, Tchouameni e in corso d’opera anche Camavinga) e con una panchina imbottita di canterani. La vince il Liverpool, insaziabile e incontenibile che ritrova il successo contro il Madrid a distanza di quindici anni. Nessuna rivincita, perché le finali perse restano nella storia, ma di fatto quella di questa sera, è un’altra sconfitta pesante per i campioni d’Europa che in classifica si ritrovano con soli sei punti al ventiquattresimo posto, l’ultimo utile per andare agli spareggi. Ma l’aria è pessima, e alla prossima il Real andrà a far visita all’Atalanta e non sarà facile. Anzi.
Ad Anfield finisce 2-0, e ci sta tutto, perché il Liverpool l’ha dominata sul piano del gioco e delle occasioni. Un primo tempo a ritmo altissimo, ma senza che nessuno riesca a gonfiare la rete avversaria. Ma nella ripresa, i Reds di Arne Slot partono fortissimi, e la sbloccano dopo una manciata di minuti, con una conclusione incrociata di Mac Allister che si infila sul palo più lontano dove Courtois non può arrivare. Il Real prova a scuotersi, con una reazione nervosa e di cuore. Luca Vazquez entra in area da destra, Robertson è ingenuo e si fa saltare, priva di stendere il madridisa. Nessun dubbio, calcio di rigore. Out Vinicius, tocca a Mbappé andare sul dischetto, ma Kelleher lo ipnotizza e neutralizza. Il Real accusa il colpo, il Liverpool spinge, con Salah che va via in controgioco, viene steso in area, ma anch’egli manda fuori dal dischetto. Il punto esclamativo, lo mette il neo entrato Gapko che sfrutta l’assist di Robertson e di testa mette dentro la palla del 2-0 che chiude i giochi. Esulta il Liverpool che viaggia a punteggio pieno, mastica amaro il Real Madrid, che stasera è sul ciglio dell’eliminazione. E parliamo dei Campioni d’Europa,
