Augusto Riccardi
Non era previsto perché dopo l’avvio scoppiettante (due vittorie in altrettante uscite) la Juve si ferma sul più bello. Allo Stadium finisce con la vittoria dello Stoccarda che in pieno recupero si porta a casa, con merito, i tre punti. Squadra lenta, prevedibile, senza un cambio di passo, la Juve non decolla mai, travolta sul piano del gioco dalla freschezza e dalla pressione della squadra tedesca. Decide Tourè al secondo di recupero dopo che qualche istante prima i tedeschi avevano fallito un calcio di rigore parato da uno straordinario Perin. Bianconeri sempre in balia dell’avversario, quadrato e spumeggiante. I tedeschi già nella prima frazione rischiano di far male e ci pensa sempre Perin a togliere le castagne dal fuoco disinnescando una conclusione maligna di Demirovic e prima dell’intervallo a salvare su Undav. Neppure il riposo e il riordino delle idee regala freschezza alla Juventus: Undav va in gol a inizio ripresa, ma gol annullato per un tocco di mano. La Juve si affida solo alle riparrtenze e neppure i cambi di Thiago Motta cambiano l’inerzia della partita. Una sola occasione per i bianconeri a ridosso della mezz’ora, con Thuram salvata provvidenzialmente dalla retroguardia tedesca. Poco per sperare, perché lo Stoccarda sornione continua a fare la partita. Che ha il sio episodio chiave al tramonto del match quando Danilo va a contrasto con Roualt. Entra in azione il Var per capire l’entità del fallo. Nessun dubbio dal monitor, calcio di rigore e secondo giallo per Danilo. E ancora una volta, ecco Perin allungarsi sulla conclusione dal dischetto di Milot, e spedire in angolo. Lo 0-0 sembra blindato e in una notte vale tantissimo, ma in pieno recupero lo Stoccarda continua a crederci, spinge e trova il gol partita con Tourè che dopo uno scambio con Millot, fa partire una conclusione imprendibile. E stavolta Perin può farci nulla. Sconfitta ineccepibile per una Juve irriconoscibile.
