L’Italia si conferma: in dieci per un tempo fa 2-2 col Belgio

Nella foto: Pellegrini rosso (Foto Gino Mancini)

Massimo Ciccognani

La più bella Italia dello Spalletti 2: gioca divinamente per quasi un tempo, segna due gol, disegna calcio frizzante. Poi, l’episodio che cambia la storia della partita. Pellegrini commette fallo su Theate e dopo la visione al monitor, il direttore di gara gli estrae il rosso in faccia. Italia in dieci e vanificati i due gol di Cambiaso e Retegui che avevano fatto presagire una serata diversa. Il Belgio accorcia subito con De Cuyper e nella ripresa trova il pari con Trossard. Delusione palpabile per quello che doveva e poteva essere e non è stato.  

Così in campo Spalletti (3-5-1-1) conferma le indiscrezioni della vigilia. Davanti c’è Retegui con Pellegrini a sostegno. In mezzo conferma per Samuele Ricci con ai lati Frattesi e Tonali, Cambiaso e Dimarco sugli esterni. Dietro, davanti a Donnarumma, agiscono Bastoni centrali con Di Lorenzo a destra e Calafiori a sinistra. Nel Belgio, Domenico Tedesco si affida al suo 4-2-3-1. Terminale offensiva Openda, con alle spalle l’atalantino De Ketelaere, Trossard e Doku. Tielemans e Mangala intermedi, mentre dietro, davanti a Casteels, ci sono Debast, Faes, Theate e De Cuyper. All’Olimpico fischia il norvegese Espen Eskas. Prima del via il toccante ricordo di Totò Schillaci, prematuramente scomparso, con le note di Notti Magiche, la sua colonna sonora.

Italia in carrozza E’ straordinariamente bella l’Italia della prima mezz’ora. Bellissimo calcio, tutto in velocità, due gol e Belgio annichilito dalla netta supremazia tecnico tattica degli azzurri. Non c’è partita, in campo solo le maglie bianche dell’Italia. Fanno ytutto bene anzi, benissimi, gli azzurri. Ricci non è più una sorpresa e si conferma leader del centrocampo, Tonali e Frattesi fanno il resto. Dimarco ricorda il miglior Roberto Carlos del Real madrid, se ne va nell’uno contro uno a sinistra che è un piacere. Cambiaso dalla parte opposta c’è sempre. Bello, tutto molto bello. Arrivano anche due gol: giocata di Dimarco per l’inserimento di Cambiaso, con in due tempi mette dentro dopo appena sessanta secondi. L’Italia è tanta ed è bella da vedere, sempre prima sulla seconde palle, distrugge il Belgio sul piano del gioco e arriva facile facile anche il raddoppio. Ancora Dimarco a mettere dalla parte opposta, ed ancora per Cambiaso che colpisce a botta sicura, il portiere belga fa quel che può e respinge, ma palla che resta nella disponibilità di Retegui che la piazza: 2-0.

Patatrac Pellegrini Una partita che si era incanala nei binari giusti fino al fallo di Pellegrini su Theate. C’è bisogno del monitor per capire: rosso e Italia in dieci. E al Belgio è bastato poco per riprenderla. Sugli sviluppi della punizione, schema fantastico dei Diavoli rossi e conclusione sul primo palo di De Cuyper che la riapre.

Trossard la riprende E’ un’altra partita perché non è facile giocare tutto un tempo con l’uomo in meno. Il Belgio si rianima, alza il baricentro e colpisce. Angolo di De Cuyper, Faes, liberissimo, fa da sponda per Trossard che infila Donnarumma: e siamo 2-2. L’Italia soffre tantissimo, rischia di andare sotto sulla conclusione di De Cuyper deviata al volo, per fortuna fuori, di Openda. Ma sarà una ripresa di totale sofferenza. L’uomo in meno fa la differenza, l’Italia deve pensare a non prendere il terzo e si difende con i denti, ma trova anche l’occasione per provare a far male su una conclusione dal limite di Frattesi, deviata, forse con un braccio da Foes, ma il direttore di gara fa proseguire. C’è l’esordio di Pisilli nel suo stadio, mentre gli azzurri stringono i denti e alla fine è 2-2. Poteva e doveva finire diversamente. Poi l’espulsione ha cambiato le carte in tavola, ma l’Italia ha retto e portato a casa un punto che le permette di mantenere la testa del girone davanti alla Francia che ha battuto 4-1 Israele. Azzurri con un punto in più, che caratterialmente escono rafforzati da questo pari, ma la rabbia per quello che si stava materializzando sul prato dell’Olimpico, non ce la toglie nessuno.

Nella foto:esultanza azzurra dopomil di Cambiaso (Foto Gino Mancini)
Nella foto: Luciano Spalletti Foto Gino Mancini)
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