Champions. La Juve ricomincia da tre

Nella foto: esultanza di Yildiz (foto Matteo Gribaudi/Image Sport)

Augusto Riccardi

TORINO Bella, vincente e convincente. La Juve riparte in Champions con la forza dei nervi distesi, il nuovo corso voluto da Giuntoli e la relativa rivoluzione baby, disegna una Juventus concreta ma anche bella a vedersi. Ne fa le spese il Psv Eindhoven che si inchina davanti a tanta bellezza, incapace di mettere un freno allo strapotere bianconero. Finisce 3-1 per i bianconeri, padroni assoluti del campo. A decidere la sfida le reti di Yildiz, McKennie e Nico Gonzalez. Bene così.

Inizio scoppiettante L’entusiasmo è quello giusto, la carica altrettanto. E alla Juve bastano una ventina di minuti per mettere le cose in chiaro. Thiago Motta, nel suo 4-2-3-1, presenta una Juve tosta in prima linea, con Gonzalez, Koopmeiner e Yildiz alle spalle di Vlahovic. In mezzo c’è, a sorpresa, McKennie. La Juve c’è e lo dimostra da subito, tanrto che al primo serio affondo, passa. Merito del baby turco Yildiz, maglia numero 10, quella dei grandi campioni bianconeri, parabola dal vertice dell’area che muore all’incrocio. Il raddoppio è frutto del bel gioco bianconero, arioso e concreto. Nico Gonzalez se ne va a desra e mette in mezzo, Yildiz non ci arriva, McKennie sì, piatto e 2-0. Tutto veramente molto bello.

Nico, esordio e gol Troppo palese la differenza di valori in campo. Il Psv neppure ci prova per evitare rischi peggiori. Troppo superiore la formazione di Motta, che col minimo sforzo chiude partita e giochi. Yildiz fa viaggiare Vlahovic che regala una palla d’oro a Nico Gonzalez che tutto solo davanti al portiere olandese firma il 3-0. Poco altro fino alla fine, con la Juve che gestisce le risorse e chiude in scioltezza, sfiora in un paio di occasioni il poker, ma nel finale incassa il gol della bandiera di Saibari. Finisce 3-1, la prima è giusta. Motta può sorridere.