Kroos, addio in lacrime

Nella foto: Toni Kroos - Credit Uefa

Il Real Madrid vince la quindicesima Champions League della storia del club. Nacho Fernandez ai microfoni di Movistar è euforico. “Una vita di dedizione a questo club (si commuove). Ci vuole molto, molto… È uno dei giorni più felici della mia vita. E’ vwero, abbiamo soffeto, è stata una partita complicata e il Dortmund ha giocato molto bene, ma il DNA del Madrid è quello di saper tenere duro nei momenti difficili, di resistere, di andare avanti. Ed eccoci qui, un’altra notte e un’altra coppa europea”.

E poi, ovviamente, sollevarla. “E più in alto che può! A livello personale è la cosa più speciale, per essere il capitano. È una vita intera dedicata a questo club, come ho detto prima. I sogni si avverano e oggi, senza dubbio, è uno dei migliori. La mia ultima partit  con il Madrid? Non voglio parlarne ora. Sono molto felice di continuare a fare la storia di questo club e l’unica cosa che conta per me in questo momento è questo”.

Chi invece l’addio lo ha dato, e stasera ha giocato la sua ultima partita con la maglia del Real, è Toni Kroos che lascia dopo dueci anni. Un finale bellissimo per il tedesco, che a fine gara si è commosso ai microfoni di ZDF: “Il fattore decisivo è stato non subire gol nel primo tempo. Sarebbe stato più che possibile. Non abbiamo giocato bene nel primo tempo. Il Dortmund ha giocato un ottimo primo tempo. Poi siamo entrati meglio in partita e abbiamo segnato il gol. E credo che dopo siamo stati pienamente in partita. Eravamo la squadra migliore. Ma ci è voluto molto tempo per essere la squadra migliore oggi. Oggi volevo salutare con questa vittoria in Champions League. Ha un significato incredibile per me. Grazie a Dio è andata bene”.

Poi, tocca al man of the match della Carvajal. “Non riesco a spiegare come mi sento, è una felicità immensa. La partita era molto complicata, lo avevamo detto in fase di preparazione. Siamo usciti vivi dal primo tempo, sapendo che avremmo avuto il nostro momento… ed eccolo qui”.

Una vittoria fortemente voluta. “Avrei preferito vincere più comodamente! Ma il Dortmund è qui per merito. Nel primo tempo non meritavamo nemmeno il pareggio, ma abbiamo saputo soffrire, con i pali… e ora siamo felici”.

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