E’ iniziata ufficialmente l’avventura azzurra a Euro 2024, con i raduno di Coverciano di questa mattina. Al momento, insiene al ct Spalletti, ci sono 26 calciatori, con Scamacca e Savini che si aggiungeranno dopo aver portato a termine l’ultimo impegno con l’Atalanta del 2 giugno. Out, invece Acerbi. Alla fine ne rimarranno solo 26 e saranno gli uomi cui Spalletti si affiderĆ per l’avventura tedesca. E con l’inizio del raduno, prima conferenza per il Ct Azzurro che ĆØ partito proprio dallo slogan della sua Nazionale, “l’azzurro ci unisce”.
“Faremo una foto tutti insieme con i preconvocati – le prime parole del tecnico -, con 20 bambine e bambini con le maglie dei club della A per ringraziare tutti i club della disponibilitĆ . Ci hanno risposto bene, dandoci la possibilitĆ di avere piĆ¹ giocatori possibili giĆ da oggi. L’Italia ĆØ di tutti, l’azzurro ĆØ di tutti perchĆ© ci unisce in un unico sentimento. Ć passione fondamentale”.
Si parte senza due pedine importanti quali Zaniolo e Acerbi. “Si fanno ragionamenti differenti, siamo sempre convinti di poter star bene perchĆ© possiamo andare a pescare in tanti elementi e calciatori ciĆ² che manca. Se ci facciamo subito il problema di quello che ci manca si inizia male. Cerchiamo di avere tutto quello che ci vuole, idealmente e come modo di pensare, per far bene. Fagioli come Paolo Rossi? Ć una scelta tecnica, poi sono storie differenti perĆ² per quanto mi riguarda Fagioli ha qualitĆ e creativitĆ . Gli manca qualcosa sul duello e lo scontro fisico, ma ĆØ per completare e avere a disposizione piĆ¹ cose che ti facciano gestire la partita. Il campo valuterĆ se abbiamo fatto la scelta giusta o sbagliata. Il ragazzo dal punto di vista personale e umano ha detto cose belle, ho parlato con lui a Roma per la finale di Coppa Italia e mi ha fatto una buona impressione. Se si va a valutare i suoi peccati merita anche comprensione, perchĆ© non ha scommesso sulle sue cose. Era in preda alla difficoltĆ e non ce la faceva a difendersi dalla tentazione”.
Giorni di lavoro per arrivare alla scelta definitiva dei 26, oltre che del capitano. “Per i 26 – aggiunge Spalletti – continuerĆ² a guardare quello che ci necessitĆ tenendo conto di piĆ¹ cose. Ho portato due-tre giocatori in piĆ¹ per avere la possibilitĆ di avere una sorpresa. Non ĆØ detto che andando fuori Acerbi, giocatore con esperienza che perdiamo col blocco squadra che poteva darci qualcosa in piĆ¹, sia per forza un centrocampista o un attaccante ad andare via. Ć una cosa che valuterĆ² perchĆ© abbiamo tanti difensori e i non convocati potranno uscire da ogni settore. SarĆ una scelta difficilissima per me. A me lasciare la gente fuori mi uccide, mi dĆ fastidio. Oggi ai ragazzi dicevo che ho l’etĆ in cui mi emoziono, quindi la scelta per me ĆØ difficile. Spero di fare quella giusta per quello che necessiterĆ all’Italia. Sul capitano si valuterĆ , al momento resta Donnarumma”.
La difesa invece sarĆ modellata con l’assenza dell’interista. “Vogliamo qualcosa di non rigido e libero come piacerebbe a tutti. Dare libertĆ di espressione a talenti e calciatori con un contesto di squadra organizzata. Cercare equilibri, anche imprevedibilitĆ per sorprendere gli avversari. Vogliamo saper fare tutto, perchĆ© poi a Coverciano ci insegnano che i sistemi di gioco non sono rigidi perchĆ© col possesso palla si passa da un modulo all’altro. Giocando con squadre col 4-2-3-1 o 4-3-3 non puoi regalare l’uomo a centrocampo. Difenderemo a quattro, attaccheremo a tre e non ĆØ detto che sarĆ sempre lo stesso a costruire. Le squadre forti sono imprevedibili nel prendere le posizioni in campo. Siamo tutti costruttori di gioco e tutti difensori. Serve qualitĆ ”.
C’ĆØ perĆ² Scamacca tornato prepotentemente in auge nell’ultimo periodo. “Gasperini ha lavorato con lui e ha costruito un attaccante differente. Io ho bisogno di vedere soprattutto il sacrificio e i valori con cui siamo stati educati, ovvero il lavoro. Scamacca prima non mi era piaciuto per questo e l’ho lasciato fuori perchĆ© se uno non dĆ piĆ¹ del massimo il confronto non si tiene. Ora ha fatto vedere crescere e prestazioni, gol e continuitĆ di quella che mi ha fatto vedere le altre volte. Penso che anche l’Atalanta ne ha beneficiato, ĆØ stato piĆ¹ disponibile. Ha un po’ tutto, ha stazza e velocitĆ , tecnica e agilitĆ . Ć un po’ pigro, deve perdere la pigrizia. Magari l’ha persa, ora siamo tutti contenti di vedere ciĆ² che ci metterĆ a disposizione. Sono il primo a essere felice per le sue prestazioni”.
Orgogliosi di vestire questa maglia, il messaggio del tecnico ai suoi. “Ho detto che dobbiamo avere chiara una cosa, ovvero far vedere che siamo orgogliosi della maglia azzurra. Maglia in cui si riconosce il Paese intero. Il nostro ĆØ un mestiere di privilegi e vantaggi, perĆ² dobbiamo fare vedere che lottiamo tutti per la stessa causa. La maglia dell’Italia e vestirla ĆØ una meravigliosa occasione che abbiamo. Dobbiamo promettere agli italiani che saremo degni della fortuna che ci ĆØ toccata”.
Due settimane e si comincia. “Sono tutte le emozioni che saremo costretti a subire, tutte le belle cose e i bei pensieri che la gente ha su di noi e se meritiamo tutto ciĆ². La maglia azzurra unisce tutti perchĆ© da dovunque arrivano abbracci, baci e forza, piĆ¹ di quanta ne hai. Mi emoziona tutto ciĆ² e giocare una competizione con avversari che sono il meglio del calcio europeo”.
Dopo nove mesi, Spalletti sa bene cosa lo aspetta e cosa vuole. “Ci arrivo prontissimo perchĆ© ho pensato solo a organizzare tutto. Ho organizzato tutti i momenti che vivremo in campo, bisognerĆ vedere solo se saranno conformi alle necessitĆ che avremo giocando. Arrivo felice, vogliosissimo di essere all’altezza di tutto il bello che ci ĆØ attribuito. Sono stato catapultato qui e ho avuto poco tempo per lavorare, perĆ² anche gli altri ct hanno avuto poco tempo. Non manca niente per quello che voglio fare”.